MayDay 2006
Il primo di maggio è, da più di un secolo, giorno di lotta per tutti i lavoratori del mondo.
Da qualche anno, il network EuroMayDay, insieme con i sindacati di base e i movimenti sociali, danno vita in 20 metropoli europee, alla MayDay Parade dei giovani precari, intermittenti, interinali, a tempo determinato, donne e giovani disoccupati, studenti, stagisti, migranti, lavoratori a contratto, co.co.co, co.co.pro, contorsionisti della flessibilità e sopravvissuti della precarietà.
Lo scorso anno, l'EuroMayDay parade ha portato, nelle capitali europee, la gioia e la festa della protesta precaria.
Perchè la precarietà è la condizione di lavoro e di vita che più si è diffusa tra milioni e milioni di europei.
La MayDay Parade del 1 maggio, è una giornata per chiedere equità sociale per tutte/i, la fine della precarizzazione del lavoro e di tutte le forme di sfruttamento della precarietà, oltre che libertà di movimento per i migranti, sicurezza e garanzia di reddito.
I risultati delle gigantesche agitazioni francesi contro il Cpe costituiscono una speranza per tutti.
Una intera generazione si sta ribellando alla precarietà, perché è la questione sociale decisiva nell'Europa di oggi.
Si lotta per il diritto generalizzato alla casa, alla mobilità, alla formazione, al libero scambio e alla compartecipazione della cultura e dei saperi.
In Italia, la precarietà è stata introdotta, in modo massiccio, dal governo di centrosinistra con il pacchetto Treu, rafforzata dalla Legge 30 dal governo di centrodestra e legittimata da CGIL,CISL e UIL con numerosi accordi.
La lotta alla precarietà lavorativa e sociale, che costituisce elemento centrale della MayDay Parade, si salda alle iniziative di lotta della RdB/CUB, alle piattaforme contrattuali, alle proposte di legge per la stabilizzazione dei precari e dei lavoratori in appalto, per il reddito sociale, per una nuova scala mobile salariale che adegui i salari al costo della vita, per il rafforzamento del sistema previdenziale pubblico.
Per l'abrogazione immediata del pacchetto Treu e della Legge 30.
Per un lavoro scelto e garantito.
Per la riduzione dell'orario di lavoro a parità di condizioni salariali.
Per l'eliminazione completa dei tirocini, degli stages e delle prestazioni gratuite di lavoro.
Per l'eliminazione all'intermediazione privata di manodopera.
Contro la direttiva Bolkestein, per il libero accesso di tutte e tutti ai beni primari come l'acqua e le risorse ambientali, per la gratuità dei servizi pubblici (trasporti, scuole di ogni ordine e grado, sanità e servizi di assistenza) per il diritto alla casa per tutte e tutti.
Contro la riforma Berlinguer/Moratti e la privatizzazione dei saperi, alla soggezione della formazione alle esigenze delle imprese, alle scuole e alle università private, all'autoritarismo degli insegnanti, al numero chiuso e alla logica della selezione.
Per una scuola ed una università libere, per un sapere critico e non mercificato, per una cultura capace di contrastare i processi di omologazione in atto e di promuovere il dialogo tra le diversità.
Per la smilitarizzazione della coscienze e del territorio, contro tutte le guerre e lo spreco insensato di ricchezza a danno della collettività.
Contro la devastazione ambientale, per la costruzione di una società solidale e antigerarchica.
Per la trasformazione delle relazioni fra donne, fra donne e uomini e fra uomini nei luoghi di lavoro, nella politica e nella casa.
Per l'abolizione dei CPT, contro la repressione dei migranti, per il pieno riconoscimento dei loro diritti, per l'abbattimento delle frontiere, per la libera circolazione degli uomini e delle donne.
Occorre recidere il nesso tra reddito e occupazione, tra welfare e cittadinanza, come precondizioni per sviluppare una democrazia radicale, libertaria ed egualitaria, nell'era della globalizzazione della guerra.
Lottiamo per la ricomposizione del tessuto sociale.
Per una nuova società libera e solidale.
Partecipiamo tutte/i alle EuroMayDay
FIRENZE - P.zza San Marco, ore 10.30
L'AQUILA - Parco del Castello
MILANO - Porta Ticinese, ore 15.00
NAPOLI - P.zza Mancini, ore 15.00
PALERMO - P.zza Politeama, ore 16.30
TORINO - P.zza Castello, ore 16.00