'MBRIACHI PERSI !

Roma -

 

 

volantino della CGIL del 12 marzo 2007

 


Art. 3, comma 165, Legge 350/2003

Firmato il Decreto!

 
In data 8 marzo il Ministro dell’economia e delle finanze ha firmato il decreto con il quale vengono ripartiti gli stanziamenti fra Ministero, Agenzie Fiscali e Monopoli di Stato.
Unitamente alla copia del DM ci è pervenuta la convocazione per il giorno 15 c.m. ai fini dell’avvio della trattativa sull’utilizzo delle risorse destinate al personale del Ministero dell’economia e delle finanze che ammontano, per gli anni 2005 e 2006, a 102.500.000,00 euro.
Rispetto all’analogo provvedimento, relativo all’anno 2004, dell’ex Ministro Tremonti, sul quale esprimemmo forti dubbi e contrarietà sia sul metodo che nel merito, quello attuale a firma del Ministro Padoa Schioppa contiene l’apprezzabile principio di non fare a monte discriminazioni fra il personale e di introdurre meccanismi utili ad impedire il ripetersi di quanto verificatosi nell’era tremontiana con l’alta burocrazia ministeriale che si auto-attribuì compensi prossimi, o superiori, ai cinquantamila euro.

Dopo un lungo periodo di attesa adesso l’auspicio non può che essere una trattativa rapida nella sua conclusione, tale da consentire una erogazione delle risorse ai dipendenti altrettanto rapida come giusto riconoscimento dell’impegno e della professionalità dimostrata.

Vi terremo informati sull’esito della trattativa!


Roma 12 marzo 2007


p. FP CGIL Funzioni Centrali

(V. Di Biasi)


volantino unitario del 13 marzo 2007 di CGIL, CISL e UIL

Roma, 13 marzo 2007


Al Ministro dell’Economia e Finanze

Prof. Tommaso Padoa Schioppa


Nel mese di gennaio si sono svolti due incontri tra la delegazione sindacale e quella del Suo dicastero allo scopo di convenire sulle modalità, i criteri e gli obiettivi di ripartizione dei fondi di cui alla legge 350/2003 art. 3 c. 165.

Nel corso di tali incontri sono state da parte delle scriventi segreterie sollevate diverse questioni inerenti la composizione dei fondi e la loro distribuzione tra i diversi settori del Ministero e tra il personale del comparto e quello dirigente.

Al termine del secondo incontro la parte pubblica ci assicurò che sarebbe stata definita nel termine di poche ore una proposta conclusiva, che avrebbe tenuto conto delle nostre osservazioni, e che prima di predisporre il relativo decreto, le OO.SS. sarebbero state informate nel contenuto di tale proposta.

Abbiamo ora appreso che il decreto è stato emanato ed anzi già approvato dagli organi di controllo e che siamo stati convocati per il giorno 16 p.v. per discutere le modalità di riporto all’interno di ciascun settore del Ministero.

Come si può vedere si tratta di una cesura nel percorso di costruzione di un accordo e di una grave vulnerazione dei rapporti tra le parti che richiede un robusto chiarimento circa la natura e la solidità delle relazioni sindacali nel Ministero da Lei presieduto.

Riteniamo infine che quanto accaduto abbia di fatto interrotto l’ordinato svolgimento delle relazioni tra le parti che rende impossibile la nostra partecipazione all’incontro del 15 marzo p.v. da Lei convocato.

P CGIL               CISL FP         UIL PA

Carlo Podda       Rino Tarelli    Salvatore Bosco


Per comprendere meglio tutto questo, siamo ricorsi all'ausilio della teoria degli insiemi.

Gli insiemi, rappresentano raggruppamenti di oggetti astratti ed hanno un ruolo fondamentale nella moderna teoria matematica, fornendo il linguaggio di base in cui la maggior parte di essa si esprime.

Nonostante questo, ci rimane ancora inspiegabile quanto è avvenuto.


Il 12 marzo 2007, la CGIL elogia la firma del decreto sulla cartolarizzazione, magnifica la discontinuità con il precedente decreto di Tremonti emesso nel 2005 e auspica una veloce conclusione della trattativa.

Il giorno dopo, invece, i segretari generali di categoria di CGIL, CISL e UIL ritengono la firma del decreto sulla cartolarizzazione una grave vulnerazione dei rapporti tra le parti tale da rendere impossibile la partecipazione di CGIL, CISL e UIL all'incontro con il ministro previsto il 15 marzo 2007.


Ma, il 15 marzo 2007, oggetto dell'incontro non è il decreto relativo alle risorse aggiuntive, bensì quello concernente il nuovo regolamento di organizzazione del MEF, sul quale non si registra nessun comunicato unitario di ferma e vibrante protesta.

Quindi, mentre CGIL, CISL e UIL, dichiarano di non partecipare all'incontro del 15 marzo 2007 sulla riorganizzazione del MEF in quanto si è violata la natura e la solidità delle relazioni sindacali con la firma del decreto sulla cartolarizzazione, nulla dicono sulla loro partecipazione alla riunione del 16 marzo 2007 dove è in discussione proprio il decreto prima elogiato e poi ritenuto lesivo, tale da richiedere "un robusto" chiarimento.

Una semplice logica deduttiva porterebbe a pensare che, interrompendo le relazioni sindacali, viene da se la loro assenza anche dal tavolo del 16 marzo 2007 con la grave e concreta conseguenza di uno slittamento sine die dell'erogazione delle somme cui alla legge 350/2003 art. 3, comma 165.

Se non fosse così, quale altro significato potrebbe avere il fatto di non partecipare alla riunione del 15 marzo 2007 perchè offesi dalle modalità con cui si è stato redatto il decreto di cartolarizzazione ma, nel contempo, esserci e contrattare i criteri di distribuzione, nella giornata del 16 marzo 2007, proprio di quel decreto contestato che ha generato la loro assenza il giorno precedente ?


Insomma, un vero rompicapo che proveremo a risolverlo ricorrendo alla teoria delle equivalenze sulle varietà algebriche.

Forse, però, la questione è più semplice di quella che appare e non occorre ricorrere alla matematica.

Se si esclude il superamento del limite consentito del tasso alcolico, ci troviamo di fronte all'utilizzo strumentale, da parte di CGIL, CISL e UIL, del salario e del destino dei lavoratori del MEF nei loro rapporti politici con il Ministro.

Per esempio, il mancato decollo della previdenza integrativa del comparto ministeri a favore dei fondi pensioni di CGIL, CISL e UIL, l'incertezza nella conclusione della firma del memorandum sul pubblico Impiego da parte di Regioni, Province e Comuni, la tardiva partenza dei tavoli di megaconcertazione su pensioni, modello contrattuale, pubblica amministrazione, ammortizzatori sociali ecc. ecc.


Insomma, è palpabile la vera preoccupazione di CGIL, CISL e UIL di essere considerati "marginali" rispetto a quello che il Governo di centrosinistra vuole fare vedendo così saltare quella "concertazione" che li accrediterebbe e li legittimerebbe come soggetti partecipi della gestione (per bassi interessi) del paese.

Forse, ancora non hanno compreso che la continuità neoliberista di questo Governo vede anche la debolissima e supina concertazione sindacale richiesta da CGIL, CISL e UIL, come un freno al libero esprimersi dell'egemone interesse del mercato e del profitto.

Questo Governo è così debole e così tanto subordinato alle leggi del mercato che non riesce neppure a garantire a CGIL, CISL e UIL quel ruolo concertativo e garantista della pace sociale che in tanti speravano, dopo Berlusconi, di poter recuperare.


NESSUNO SI PERMETTA DI GIOCARE SULLA PELLE DEI LAVORATORI !