MEF LAVORO AGILE... solo tre parole!

Roma -

Poche ore fa le Organizzazioni Sindacali hanno ricevuto l'informativa riguardante le ulteriori indicazioni in materia di lavoro agile per il personale delle strutture centrali e territoriali del MEF. La stessa determina è stata prontamente pubblicata sull'intranet a chiudere ogni spiraglio di valida conciliazione tra le esigenze dell'Amministrazione e le richieste delle OO.SS.

Dopo le belle parole sentite dall'Amministrazione, durante la riunione del 27 settembre scorso, riguardo il lavoro agile e le tante future prospettive d'impiego di questa modalità di prestazione del lavoro, dobbiamo constatare che il MEF ha scelto di rimanere al palo!

Le decisioni del MEF in materia di smart working sono prese in controtendenza a quanto fatto da tutte le altre Amministrazioni e lo fa ancora una volta con atto unilaterale fuori dai tavoli di contrattazione che dovrebbero essere stati già avviati da tempo!

Si imprigiona così il lavoro agile per un ulteriore trimestre a piacimento dei “capricci” dei vari Dipartimenti, in particolare della Ragioneria Generale dello Stato, in spregio delle richieste fatte al tavolo dalle OO.SS. ma sopratutto della contrattazione prevista dal nuovo CCNL delle Funzioni Centrali per addivenire alla definizione del CCNI sul Lavoro agile e le altre forme di lavoro a distanza.

USB aveva manifestato una forte opposizione alla proposta presentata dall'Amministrazione di prorogare la determina attualmente in vigore delle 6 giornate elevabili ad 8 ed aveva chiesto di ritornare alle 8 più 2 in quanto non sussistevano più le esigenze organizzative dei mesi estivi. Tutto ciò, ovviamente, in attesa di un accordo più generale di uno Smart working come da contratto.

Il MEF ha deciso unilateralmente di frenare l’evoluzione organizzativa ed infrastrutturale che ormai sta interessando tutta la Pubblica Amministrazione e il settore privato, buttando così letteralmente a mare più di due anni di lavoro agile su larga scala i cui livelli di eccellenza in termini di efficacia ed efficienza sono stati riconosciuti in tutte le sedi istituzionali. USB ribadisce come risultino incomprensibili e offensive della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori la riconferma delle limitazioni alle giornate di lavoro agile, a maggior ragione dopo 31 mesi nei quali i lavoratori e le lavoratrici hanno sempre dimostrato una grande capacità di organizzare il proprio lavoro in modalità agile!

USB resta vigile per monitorare le ricadute che si avranno nei diversi uffici sulle lavoratrici e sui lavoratori dalla libera interpretazione degli assetti organizzativi necessari all'efficienza dei servizi dell’amministrazione.

USB chiede la convocazione del tavolo di contrattazione del lavoro agile, del lavoro da remoto, distinto fra telelavoro domiciliare ed altre ipotesi di lavoro a distanza (coworking).