NEMICI DI MARIA
Poco tempo addietro CGIL-CISL-UIL e UNSA nella loro terra del Bengodi annunciavano vi sarebbero stati permessi per visite, terapie o esami diagnostici svincolati dalla concessione del dirigente e con ben 18 ore in più, che si andavano a sommare all’assenza per malattia per visita specialistica, tali ore poi avrebbero ricompreso anche i tempi di percorrenza da e per l’ufficio ma soprattutto non avrebbero ridotto il trattamento economico! Una pacchia…
Il concetto più volte ripreso anche durante la campagna RSU era forte e chiaro: più diritti, più rispetto per il malato, più attenzione per la prevenzione!
Però, dopo i trionfali annunci fatti dai sindacati sottoscrittori del CCNL Funzioni centrali, si torna al quotidiano ed ogni giorno ci si scontra con la nuda e cruda realtà. Finite le chiacchiere le lavoratrici ed i lavoratori si ritrovano a combattere con i fatti, ed i fatti sono presto detti: permessi retribuiti di 1 ora e 1 minuto che sottraggono 2 ore di permesso, visite mediche insufficienti sia per la prevenzione e ancor di più per le patologie, programmazione mensile dell’assistenza che spessissimo non è prevedibile, terapie salvavita con limite annuale e tanto altro ancora!
Vogliamo che a parlare siano proprio queste colleghe e questi colleghi, abbiamo quindi deciso di pubblicare delle e-mail reali che ci sono arrivate da loro, lavoratrici e lavoratori del MEF che tentano di trovare spiegazioni e soluzioni alle loro legittime esigenze.
Abbiamo sostituito nomi e luoghi reali con altri di fantasia per tutelarne la privacy, ecco quindi la storia di Maria.
Da: Maria Verdi
Inviato: lunedì__ febbraio 2018
A: indirizzi e-mail sindacati firmatari Oggetto: art. 32 e art. 35 nuovo CCNL
Priorità: Alta
Buongiorno,
sono una impiegata del MEF con tanti anni di servizio ma che, allo stato attuale, con l’attuale normativa, non può ancora andare in pensione.
Qualche anno fa sono stata operata di tumore maligno ed ho effettuato, dopo due interventi, cicli di chemioterapia e radioterapia.
Ora sono ancora in cura e ogni 6 mesi devo fare visita oncologica portando con me i risultati di vari controlli che, chiaramente, devo effettuare quando c’è posto in ospedale o in strutture convenzionate.
Fino ad ora nel giorno di visita oncologica e per le visite di indagini diagnostiche richiedevo un giorno di malattia anche perché essendo residente fuori sede tale accertamento non mi dava la possibilità di recarmi in ufficio al termine della visita.
Preciso, inoltre, che sono in part-time verticale perché la mia condizione di salute non mi permetteva più di recarmi tutti i giorni in ufficio.
Ora, col nuovo contratto, mi sembra di capire che nel giorno delle varie visite posso richiedere solo permessi ai sensi dell’art. 32 e dell’art. 35 del CCNL.
Essendo anche in part-time verticale le ore relative a tali articoli di CCNL mi vengono anche ridotte in funzione del part-time e quindi non mi bastano assolutamente!
Ho capito bene che per tali visite non posso più chiedere un giorno di malattia? Devo prendere ferie (peraltro già ridotte per PT) per fare delle visite in ospedale?
Mi sembra che gli ulteriori 3 giorni introdotti dall’art. 35 fossero stati accolti dai sindacati come una grande vittoria, ma se poi vengono lesi altri diritti, e direi molto più gravi, non mi sembra che si possa parlare di vittoria.
Tale situazione si era già verificata qualche anno fa… e poi il tutto era rientrato credo dopo sentenza TAR del Lazio…
Vorrei che qualcuno mi dicesse come mi devo comportare per controllare la mia salute ….
Grazie
Maria Verdi
Maria non riceverà risposta da nessuno ma non rinuncia a cercare di farsi dare una spiegazione, una soluzione più che altro perché sente un macigno sulle sue spalle e non si capacita che a metterle quel fardello siano state le organizzazioni rappresentative dei Lavoratori (questi si con la L maiuscola!), riscrive:
Da: Maria Verdi
Inviato: mercoledì __ aprile 2018
A: indirizzi e-mail sindacati firmatari
Oggetto: art.32 e art.35 nuovo CCNL
Priorità: Alta
Buongiorno,
faccio seguito alla mail del febbraio scorso per illustrarvi la situazione REALE che si sta verificando
La sintesi è questa:
1) per poter effettuare i controlli, legati al tumore per il quale sono stata operata, devo richiedere art. 35 e art. 32;
2) finite le ore dei due succitati Articoli (e io faccio presto perché essendo in part-time verticale mi vengono ridotte) devo coprire l'assenza con altre modalità (banca ore, ferie...)
3) mi è stato suggerito dal responsabile Uff. V DP di farmi fare una attestazione dall'ospedale dove mi reco (fuori sede lavorativa) o dal mio medico curante che nella giornata di accertamento diagnostico mi trovo in "INABILITÀ LAVORATIVA".
Bene alla luce di quanto sopra esposto vi sottopongo queste considerazioni:
1) troverò un ospedale o un medico di base che mi attesta che per un esame diagnostico tipo mammografia, ecoaddome, raggi, visita oncologica... sono per quella giornata in "INABILITA' lavorativa"? penso proprio di no.... l'ospedale mi fa solo certificato dal quale risulta che mi sono presentata lì e con l'orario di permanenza e il medico curante non credo che dichiari che PER UNA VISITA SONO INABILE AL LAVORO.
2) per controllare il mio stato di salute dopo un tumore devo prendere ferie o banca ore??????
3) la sentenza del TAR Lazio si applica nei casi previsti dall'art. 35 comma 11,12, 14 ma..... come si traduce nella pratica???
Oltre alla sfortuna di avere problemi di salute devo anche combattere per ottenere quello che credevo fosse un diritto.... sono molto amareggiata... e mi auguro che questa situazione venga risolta al più presto anche perché ci saranno tanti altri nella mia situazione ...
buona giornata
Maria Verdi
A distanza di tre mesi Maria comprende che forse è giunto il momento di cercare altrove le risposte alle sue domande e si rivolge a chi ha espresso dissenso a questo contratto, a chi sta denunciando i danni che tale contratto va facendo, decide di inserire in indirizzo USB, quel sindacato maggiormente rappresentativo nel Pubblico Impiego che una norma anticostituzionale vorrebbe imbavagliare e rendere inoffensivo.
Da: Maria Verdi
Inviato: lunedì __ maggio 2018
A: indirizzi e-mail sindacati firmatari e USB
Oggetto: art.32 e art.35 nuovo CCNL
Priorità: Alta
Buongiorno,
a tre mesi dalla mia prima mail, che inoltro per rinfrescare la memoria sulla situazione che sto vivendo, in cui chiedevo aiuto per poter effettuare i controlli legati alla mia patologia: CANCRO, ancora sono qui ad aspettare che qualcuno cerchi di risolvere la situazione e che io possa affrontare serenamente le visite di controllo.
In questi mesi ho già effettuato varie visite legate alla mia patologia e le ore dell’art. 35 sono subito finite anche perché, ripeto, le visite vengono effettuate non nella sede di servizio ma in altra citta presso l’ospedale che mi segue. Sottolineo che risiedo a molti Km di distanza dalla sede dell’Ufficio.
Per poter effettuare visite legate al tumore, mi è stato suggerito di farmi dare una giornata di malattia dal mio medico di base… omissis…
In questi giorni ci sono state manifestazioni per la prevenzione…. Trasmissioni televisive in cui si sottolineava il bisogno di stare vicini ai malati di cancro….STUPIDAGGINI!!!!!!!!
Provate ad immaginare come mi sento io quando leggo o ascolto queste cose… io che poter controllare che non mi vengano delle recidive devo lottare e impazzire per poter stare a casa un giorno in malattia….. è veramente VERGOGNOSO!!!!!!
Non mi sembra di chiedere molto… solo un giorno di malattia per poter effettuare i miei controlli con calma e portare a giustificazione il certificato dell’ospedale in cui si dice che sono stata lì a fare il controllo o la visita…
E invece no… devo andare dal mio medico ..farmi fare un certificato su una patologia che non ho, andare all’ospedale a fare visita, farmi rilasciare il certificato che dalle ore alle ore sono stata lì e poi tornare a casa subito in attesa della eventuale visita fiscale…. Si perché con il certificato del medico di base l’INPS può mandarmi subito visita.
Grande risultato l’art.35 che di fatto ha escluso la possibilità data dalla sentenza del Tar Lazio di chiedere un giorno di malattia….
Mi è anche stato detto che deve uscire una circolare ARAN esplicativa sull’argomento, ma immagino già che non risolverà nulla…. Allo stato attuale nel mio ufficio si applica solo quella della Direzione del Personale del 09/04/2018 che di malattia per visite non ne concede.
Quando uscì il nuovo contratto i sindacati firmatari mandarono comunicati per il grande risultato ottenuto con le ULTERIORI 18 ore per le visite…..senza però capire che le ULTERIORI 18 ore escludevano altre possibilità per la tutela della salute dei lavoratori.
Buona giornata da una “collega” delusa ed amareggiata ma che non accetta di essere presa in giro con comunicati fasulli e di dover sottoporsi a sotterfugi (certificato medico con falsa patologia) per poter effettuare una visita di controllo. Se la situazione rimarrà ancora così interesserò la stampa sulla situazione e anche le varie associazioni legate agli ammalati di cancro.
Maria Verdi
USB non lascerà sola Maria né altri come lei, la bomba a orologeria attivata dalle norme di questo contratto indecente deve essere disinnescata.
Il diritto alla salute è un diritto Costituzionale!
La libertà di opinione è un diritto Costituzionale!