Passaggi tra le aree: il punto della situazione
Nell'ultimo incontro del 18 gennaio 2007, l'amministrazione, nella persona del capo della delegazione di parte pubblica, nonché capo del IV Dipartimento, aveva comunicato alle OO.SS. che le procedure per i passaggi tra le aree avrebbero avuto inizio nel mese di aprile 2007.
Il termine dell'intera procedura concorsuale, luglio 2007.
Ci troviamo alla fine del mese di febbraio e, oltre a non avere notizie certe sulla tempistica, il disorientamento regna sovrano.
Anzi, si registrano anche dei segnali preoccupanti.
Il percorso sindacale che la RdB/CUB MEF ha praticato in questi ultimi anni, sia per le precedenti procedure all'interno delle aree sia per quelle tra le aree, è noto a tutti i lavoratori.
Nessun accordo ha visto il nostro consenso e condivisione, così come nessuna responsabilità può essere imputata alla nostra O.S. sugli effetti delle metastasi che si sono generate da queste mostruose procedure che hanno trovato e trovano tuttora, nel mancato soddisfacimento delle legittime aspettative di avanzamento professionale di migliaia di lavoratori, il loro fondamento.
La nostra contrarietà si è ripetuta anche contro questa procedura tra le aree.
Le aspettative di carriera dei lavoratori, il riconoscimento delle professionalità acquisite non possono certamente essere ripagate con una procedura iperselettiva e con una "manciata" di posti.
Si stanno già producendo ulteriori lacerazioni tra i lavoratori e il "vissuto" già sperimentato con le procedure all'interno delle aree.
A questo gioco "al massacro" sulla pelle dei lavoratori, la RdB/CUB "non ha voluto partecipare".
Nonostante, quindi, la nostra posizione di forte opposizione, riteniamo doveroso, così come abbiamo già fatto per le precedenti procedure, svolgere l'importante funzione di controinformazione e di supporto per i lavoratori.
Ruolo, in realtà, che per dovere e senso di responsabilità, dovrebbe essere svolto proprio da quelle OO.SS. firmatarie di questi scempi ma che, opportunisticamente, evitano di rivestire.
Facciamo, quindi, il punto della situazione.
Con i decreti del Dipartimento dell'Amministrazione Generale, del Personale e dei Servizi del Tesoro, n. 7/2006/55 e 7/2006/56, emanati il 12 ottobre 2006 l'amministrazione, dando seguito all'accordo siglato il 23 giugno 2005 da tutte le OO.SS. tranne la RdB/CUB e l'UNSA, ha indetto la procedura di selezione nazionale per i passaggi tra le aree professionali, finalizzata alla copertura dei posti disponibili nelle posizioni economiche B1 (181 posti) e C1 (407 posti).
In data 6 novembre 2006, l'amministrazione ha diramato la Circolare prot. 82581 nella quale sono descritte le modalità di partecipazione alle procedure di selezione.
Gli estremi della pubblicazione dei bandi sul 2° supplemento al Bollettino Ufficiale del Ministero dell'Economia e delle Finanze, Dipartimento dell'Amministrazione Generale del Personale e dei servizi del Tesoro, sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica - 4^ serie speciale Concorsi n. 89 del 21 novembre 2006.
Si è conclusa, infine, alla mezzanotte del 21 dicembre 2006, la fase di inoltro on-line delle domande di partecipazione.
Le domande inoltrate sono state 3559 per il concorso "PASSAGGIO DALL'AREA FUNZIONALE B ALLA POSIZIONE ECONOMICA C1" e 795 domande per il concorso "PASSAGGIO DALL'AREA FUNZIONALE A ALLA POSIZIONE ECONOMICA B1".
Entro i 5 giorni lavorativi successivi alla scadenza dei termini di presentazione delle domande di partecipazione on-line, tutti gli Uffici hanno trasmesso le stesse in formato cartaceo, corredate da un elenco nominativo riassuntivo dei candidati che hanno presentato domanda di partecipazione.
Almeno 45 giorni prima della data fissata per le prove preselettive, secondo l'amministrazione, saranno disponibili nelle aree intranet dipartimentali e sui siti Internet DAG e MEF, gli elenchi, in ordine alfabetico, dei dipendenti che hanno presentato istanza di partecipazione alla procedura per le posizioni B1 e C1.
Le date, le sedi e le modalità di svolgimento delle prove saranno, sempre secondo l'amministrazione, comunicate tramite circolare diffusa almeno 45 giorni prima dello svolgimento delle medesime prove.
Questo è quanto emerge dal quadro ufficiale.
Ma, in realtà come stanno veramente le cose?
L'unica notizia certa è che la gara per l'individuazione della società, che svolgerà il ruolo di ausilio per l'amministrazione nelle attività di preselezione, è stata assegnata già dai primi di gennaio 2007 dalla CONSIP alla s.r.l. C.N.I.P.E.C. (euro 68.800,00).
Però, una cappa di silenzio, del tutto illegittima, continua ad avvolgere i bandi concorsuali in merito alle materie oggetto di esame.
Nessuno conosce cosa studiare, dove studiare e quali testi possono essere considerati i più adatti per basare la propria preparazione.
Gravissimo e ingiustificato risulta, quindi, anche il ritardo con il quale il responsabile del IV dipartimento sta procedendo alla nomina delle commissioni esaminatrici, elemento propedeutico per l'intera procedura.
Le commissioni, infatti, avrebbero già potuto essere messe in condizione di lavorare, relazionandosi immediatamente con la società C.N.I.P.E.C. per la valutazione dei quesiti da sottoporre ai candidati e, successivamente, pubblicati sulla rete telematica e messi a disposizione dei lavoratori.
Una ulteriore "stranezza" riguarda la Scuola Superiore dell'Economia e delle Finanze che, dopo aver vantato i diritti sulla realizzazione dei corsi di formazione per i passaggi tra le aree (nonostante la già collaudata ed efficiente struttura interna al MEF), a tuttoggi non ha dato notizia in merito.
Non ci risulta neppure che sia stata sollecitata la risposta da parte del Capo di Gabinetto né, tantomeno, dal vertice del IV dipartimento.
Insomma, una ulteriore perdita di tempo prezioso.
Silenzio assordante avvolge anche il contenzioso in essere che pone seri dubbi sulla legittimità del bando, per la posizione C1, siglato dall'amministrazione e da Cgil, Cisl, Uil, Flp e Intesa.
Infatti, il TAR del Lazio, seconda sezione, con l'ordinanza emessa nella Camera di Consiglio del 24 gennaio 2007, ha accolto la domanda incidentale di sospensione del decreto del Capo del IV Dipartimento n.7/2006/55 del 12.10.2006 (presentata con il ricorso n.12214/2006) ammettendo, con riserva, oltre duecento colleghi alla procedura.
Si tratta di lavoratori B3 che non hanno l'anzianità necessaria per l'accesso alla posizione C1 prevista dall'art. 15 e dalla tabella A del CCNL Ministeri 1998/2001.
Risulta, inoltre, rinviato ad altra data (su richiesta del legale dei ricorrenti) l'udienza della Camera di Consiglio del TAR del Lazio, già fissata per lo scorso 21 febbraio 2007, relativo ad un altro ricorso legale.
Si tratta, in questo caso, della richiesta di sospensiva della procedura per la posizione C1, presentata da 229 lavoratori B3 e motivata avverso la possibilità del famoso "doppio o triplo salto" (la partecipazione concorsuale dei B1 e B2 per il profilo C1).
Un capitolo a parte riguarda le indispensabili risorse economiche.
Ci troviamo di fronte alla solita "coperta corta".
Da qualunque parte si tira, sempre una parte del corpo rimane scoperto.
Infatti, ci sembra che il pressapochismo e l'approssimazione con cui si sta affrontando il tema delle procedure di riqualificazione tra le aree da parte sia dei vertici politici che di quello del IV dipartimento, potrebbe avere conseguenze e riflessi gravi anche sull'ordinaria attività di formazione dei lavoratori oltre che sui compiti istituzionali di numerosi uffici.
Basta pensare alle conseguenze prodotte dai tagli operati sui capitoli di bilancio da parte delle politiche economiche del governo.
Per esempio, si è impedito ai lavoratori delle DPSV di partecipare ai corsi per il conseguimento della patente Europea (ECDL) e, in alcuni casi, al grottesco "stop" ai corsi già avviati.
L'incertezza finanziaria, questo "tira e molla", produce un concreto impedimento nella partecipazione con la conseguente lievitazione dei costi inizialmente preventivati unitamente ai relativi danni erariali.
Presumiamo, inoltre, che sarà necessaria una tempestiva ed ulteriore programmazione e pianificazione economica nel caso in cui la S.S.E.F. ravvisi la necessità di gestire la fase formativa, in considerazione anche dei soliti "giochetti" nelle attribuzioni delle docenze.
Nessuna smentita, poi, per quello che concerne il trattamento di missione da erogare al personale che parteciperà ai corsi.
Non ci risultano, infatti, stanziamenti adeguati sui capitoli appositi sia del dipartimento della RGS che del IV.
La famosa "ciliegina sulla torta", la colloca l'IGOP (RGS) con il suo autorevole parere allorché sostiene, a conclusione di questo quadro "roseo", che nessun trattamento di missione spetta ai partecipanti nella fase preselettiva.
Quindi, ogni lavoratore si dovrà pagare di tasca propria, per la partecipazione alla preselezione che si terrà su base regionale, il biglietto del treno o la benzina e il pasto.
Sarà, forse, perchè in questo caso non si tratta di fare uno "stage" ad Assisi......
Ne siamo convinti: tra poco i lavoratori dovranno giustificare anche l'assenza con un giorno di ferie!
Tutto il procedimento, quindi, è sottoposto al concreto pericolo di uno slittamento nel tempo se non ad un suo blocco.
Non vorremmo che la poca ed inadeguata attenzione agli impegni sottoscritti, se pur pessimi, derivi dal poco tempo che il vertice del IV dipartimento ha a sua disposizione, molto più occupato a stilare documenti politici su come riformare la pubblica amministrazione partendo dalla "cacciata" dei lavoratori o a stendere il nuovo schema di regolamento di organizzazione del MEF, accorpando, sopprimendo o riesumando uffici a seconda delle "poltrone" di livello dirigenziale generale, di prima o seconda fascia (un vero e proprio "totodirigente") da distribuire tra le varie fazioni in lotta nel dicastero, tutto a discapito di esuberi e mobilità del personale.
Lo abbiamo sempre sostenuto che questa ennesima procedura era niente altro che la somministrazione di una "supposta a lento rilascio".
Siamo convinti che i primi effetti sono già comparsi.