POLICY COWORKING: -9

Roma -

Mancano soltanto 9 giorni alla scadenza della policy riguardante il coworking e l’Amministrazione del MEF non ha ancora provveduto alla proroga di questo istituto nonostante le rassicurazioni fornite in precedenza anche in merito ad un eventuale aumento delle postazioni disponibili sul territorio nazionale.

Tutto ciò sta provocando disagio e disorientamento nei lavoratori, spesso residenti lontano dalla propria sede di assegnazione lavorativa, che non sono neanche in grado di programmare il loro futuro di breve periodo.

Per mettere fine a questa situazione paradossale, in data odierna abbiamo trasmesso all’Amministrazione una nota unitaria insieme alle altre OO.SS. non firmatarie del CCNL Funzioni Centrali 2022/2024 al fine di sollecitare l’emanazione del provvedimento di proroga.

Tralasciando il risveglio dei sindacati “custodi” del CCNL Funzioni Centrali (fino a ieri dormienti) ai quali non resta altro che tentare di ricavarsi un posto da cogestori insieme all’Amministrazione, è ormai chiaro che i nodi stanno arrivando al pettine.

La USB PI MEF è stata l’unica a non sottoscrivere il Contratto Integrativo del nostro Ministero giudicandolo deludente nei contenuti e fortemente divisivo per i lavoratori. Infatti, come Organizzazione abbiamo chiesto a più riprese con forza che le policy sul lavoro agile e sul coworking fossero anche solo semplicemente recepite (con buona pace degli Organi di controllo) nel Contratto Integrativo al fine di renderle certe ed esigibili. Le nostre richieste sono rimaste disattese e tutto il tavolo negoziale ha deciso di sottoscrivere un integrativo fondamentalmente carente di contenuti e che lascia tutto in mano all’Amministrazione. E gli effetti nefasti iniziano ad essere evidenti a tutti.  

HANNO GIÀ FATTO TROPPI DANNI. FERMIAMOLI!

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