PREVIDENZA: il protocollo e i coefficienti
il testo in allegato
Da giorni, ci si scervellava nel capire cosa mancasse all'accordo firmato.
Se, su tutti gli altri passaggi dell'accordo, era semplice individuare e dimostrare i punti di forte caduta, restava da chiarire i reali effetti dell'accordo sui coefficienti.
Dalla lettura del testo dell'intesa consegnato lo scorso 20 luglio 2007, già si comprende che la riduzione dei coefficienti di rendimento previdenziale sarà, almeno, di 6 punti percentuali.
Invece, per CGIL, CISL, UIL e UGL, con l'accordo si sono tutelate le pensioni anzi, saranno aumentate, di poco, anzi pochissimo, ma aumentate e che la questione dei coefficienti è rimandata al 2008.
L'accordo, però, non era così chiaro a riguardo, salvo la tabella A (citata, ma non riportata nell'accordo firmato il 20 luglio 2007 e comparsa, poi, nel protocollo firmato il 23 luglio 2007) in cui si precisa, per ogni fascia di età di pensionamento, quali sarebbero stati i coefficienti di calcolo.
Una tabella titolata "Tabella A aggiornata".
Ma, aggiornata rispetto a cosa ?
La cosa, appare immediatamente strana, perchè CGIL, CISL, UIL e UGL, firmatari dell'accordo, "balbettano" che la questione coefficienti sarà rimandata ad una commissione che dovrà elaborare una proposta entro il 2008.
Pertanto, nessuno, con questo accordo, avrebbe già deciso di quanto e, se sarebbero stati ridotti i coefficienti per il calcolo della pensione.
Invece, la tabella A, parla di coefficienti "aggiornati", che dovrebbero già entrare in vigore dal 2010.
Più precisamente, il protocollo del 23 luglio 2007 cita:
In questo ambito, in fase di prima rideterminazione dei coefficienti di trasformazione di cui all’articolo 1, comma 6, della legge 8 agosto 1995, n. 335, in applicazione dei criteri di cui all’articolo 1, comma 11, della medesima legge, la Tabella A allegata alla citata legge n. 335 del 1995 è sostituita, con effetto dal 1° gennaio 2010, dalla Tabella A aggiornata (vedi allegato 1).
Ecco la tabella A, come viene riportata dall'accordo firmato il 23 luglio 2007:
età | coefficiente di rendimento % |
57 | 4,419 |
58 | 4,538 |
59 | 4,664 |
60 | 4,798 |
61 | 4,940 |
62 | 5,093 |
63 | 5,357 |
64 | 5,432 |
65 | 5,620 |
CGIL, CISL, UIL e UGL continuano, però, a ripetere che la partita dei coefficienti è tutta ancora aperta e demandata alla commissione paritetica che se ne occuperà.
La tabella A, secondo questi "signori", va, quindi, interpretata.
Di fatto, la Tabella A è segnata da un asterisco (*) che rimanda ad una piccola nota, a piè di pagina, che cita:
(*) Coefficienti di trasformazione aggiornati secondo le procedure contenute nella "Relazione tecnica" esaminata dal Nucleo di Valutazione della Spesa Previdenziale nella delibera n° 9 del 26/07/2006.
Allora, siamo andati a cercare questa delibera del 2006 (formato PDF) che è, concretamente, la concessione di un parere favorevole del nucleo di valutazione, di cui sopra, ad una richiesta del Ministero del Lavoro di adeguare i coefficienti di calcolo della pensione secondo la seguente tabella (che riportiamo esattamente come presentata sul testo della delibera del 2006).
età | coefficiente di rendimento attuale prima della rideterminazione | coefficiente di rendimento dopo la rideterminazione % | variazione
|
57 | 4,720 | 4,419 | - 6,38 |
58 | 4,860 | 4,538 | - 6,63 |
59 | 5,006 | 4,664 | - 6,83 |
60 | 5,163 | 4,798 | - 7,07 |
61 | 5,334 | 4,940 | - 7,39 |
62 | 5,514 | 5,093 | - 7,64 |
63 | 5,706 | 5,357 | - 7,87 |
64 | 5,911 | 5,432 | - 8,10 |
65 | 6,136 | 5,620 | - 8,41 |
Se ci si fa caso, la tabella riportata nella delibera è uguale a quella riportata sull'accordo del 23 luglio scorso, salvo l'indicazione esplicita del fatto che si riducono i coefficienti e pure di quanto.
CGIL, CISL, UIL e UGL, con l'accordo firmato, hanno, quindi, concordato con il Governo "amico", di applicare questa delibera e di darne effetto a partire dal 1 gennaio 2010.
Ora, qualche sindacalista di CGIL, CISL, UIL e UGL, dovrebbe spiegare ai lavoratori alcune cose:
- l'accordo firmato da loro lo scorso 20 luglio 2007 già prevede, pertanto, un taglio dei coefficienti per il calcolo della pensione e, quindi, una riduzione del valore delle pensioni;
- la delibera del nucleo di valutazione della spesa previdenziale è del luglio 2006 (subito dopo l'avvento del Governo Prodi ed un anno prima della firma dell'accordo sulle pensioni del 23 luglio 2007) ed è chiamata a dare parere favorevole ad una proposta di adeguamento dei coefficienti avanzata dal Ministero del Lavoro (quindi del Ministro Damiano appena insediato, ex sindacalista CGIL) quello, cioè, che è stato seduto al tavolo negoziale con i segretari nazionali per almeno un'anno, il tempo da cui si è cominciato a parlare di questo accordo. Possibile che i sindacalisti di CGIL, CISL e UIL, attenti e preparati, non ne sapessero nulla ?
- Perchè non si dice, esplicitamente, sull'accordo che anche la riduzione di almeno 6 punti dei coefficienti è stata oggetto di trattativa tra CGIL, CISL, UIL, UGL e Governo? L'accordo scarica, invece, genericamente la responsabilità a questo lontano e sconosciuto nucleo di valutazione, facendo una lontana allusione ad una delibera che viene fatta apparire come una cosa caduta dal cielo e della quale le parti hanno, semplicemente, preso atto. Invece, è chiaro (anche dalla delibera) che la richiesta di ridurre di più di 6 punti i coefficienti è venuta esplicitamente dal Ministro del Lavoro (Damiano ex CGIL). Infine, risulta chiaro, dall'accordo, che CGIL, CISL e UIL sapevano ed hanno accettato di rendere effettiva questa riduzione dei coefficienti.
Agli occhi di qualsiasi lavoratore, ciò che appare è che sui coefficienti l'accordo c'era già da almeno un anno, ma CGIL, CIL e UIL smentiscono.
Anzi, nello stesso accordo firmato l'altro giorno, la questione della riduzione dei coefficienti non è neppure citata esplicitamente, ma finemente e genericamente allusa, semplicemente rimandando ad una delibera lontana e sconosciuta che, ovviamente, nessuno di quelli che hanno la maggior parte del loro tempo impegnato a lavorare o, a cercar lavoro, poteva conoscere.
Altro che difesa delle pensioni.
CGIL, CISL, UIL e UGL non hanno solo regalato la cassa previdenziale al Governo ed aumentato i contributi, ma hanno anche già tagliato le pensioni.
E questo, con il fondo previdenziale in attivo.
Il Governo Prodi sceglie, quindi, proprio il 23 luglio per siglare il protocollo sulla previdenza, sul lavoro e sulla competitività.
Una data pesante per i lavoratori che, questa volta, sulle pensioni significa una ulteriore sconfitta.
Il 23 luglio del 1993, CGIL, CISL e UIL sottoscrissero il famigerato accordo sulla politica dei redditi di cui, ancora oggi, i lavoratori pagano pesanti conseguenze; il 23 luglio 2007, gli stessi sindacati concertativi, appongono la propria firma ad una riforma delle pensioni peggiorativa e a soluzioni prive di efficacia contro la piaga della precarietà.
Oggi, come nel 1993, la CUB non ha sottoscritto un accordo a danno dei lavoratori.
Proseguiremo, in autunno, a contrastare questo accordo con la mobilitazione e il referendum, fra i lavoratori, lo faremo in piazza, con le lotte.
• Il protocollo su previdenza, lavoro e competitività (23.7.2007)