Recitano con il copione già scritto!!!

Roma -

Il 13 maggio, come anticipato nel nostro comunicato del 9 maggio scorso, si è tenuta la riunione sul Lavoro agile e Coworking.

POLICY LAVORO AGILE

Come previsto da USB i firmatari del CCNL Funzioni Centrali 2022/2024 hanno contrattato il lavoro agile… han fatto la voce grossa!!

Di fatto, CISLUNSAFLPINTESA, non hanno saputo fare di meglio che chiedere la proroga delle attuali Policy... Poveri di idee e di iniziativa passate le RSU hanno mostrato tutto il loro reale potenziale sia di possibilità di incidere che di capacità di farlo. L'Amministrazione, altra grande impreparata, si è presentata al tavolo con "il nulla" e non ha potuto che assecondare una così “forte” richiesta delle oo.ss.

Unico colpo di scena è la promessa dell'Amministrazione di elevare a circa 1050 i posti per il coworking e di fare un bando per nuove domande entro maggio... Sarà l’Amministrazione in grado di garantire tutti questi posti a parità di condizioni o si andrà all'ennesimo ritocchino al ribasso delle giornate di coworking?

Insomma, l’ennesima proroga sino al 30 settembre e una promessa di fare di più per il coworking, tutto da copione! Staremo a vedere cosa verrà partorito dopo i promessi, prossimi serrati incontri per i tavoli tecnici utili a definire “i criteri offerti dal nuovo CCNL”… in attesa di conoscere dei citati criteri offerti quali saranno quelli contrattati per fare in modo di creare quelle priorità di accesso al lavoro agile che non siano già presenti nella precedente Policy, che ammettiamo forse ci sfuggono, al momento resta solo tanta delusione da parte dei lavoratori e delle lavoratrici che si aspettavano un cambio di marcia dopo le mirabolanti promesse elettorali.

BUONI PASTO IN LAVORO AGILE

USB fin dall’inizio del lockdown del 2020 chiese, in splendida solitudine, la corresponsione del buono pasto per i lavoratori e le lavoratrici che svolgevano il lavoro domiciliato ovvero lo Smart working forzato per pandemia. Le amministrazioni, per la verità non tutte, si rifiutarono di erogare i buoni pasto anche solo come misura compensativa delle spese che i lavoratori stavano sostenendo di tasca loro per attrezzature informatiche, connessione, forniture energetiche ecc ecc.

Per tali richieste altre sigle sindacali ci diedero dei “pezzenti”, dei “morti di fame”, i più eleganti dissero che “non capivamo il momento che stava vivendo il Paese”. A fine 2020, però, con la Legge di Bilancio 2021, l’allora ministra di Funzione Pubblica Fabiana Dadone dispose la riassegnazione di una percentuale delle economie di gestione che si erano create (mancato riconoscimento dei buoni pasto e degli straordinari) nei Fondi Unici di Amministrazione 2021… con buona pace di chi criticava USB!

A seguito della decisione della ministra e scongiurata, pertanto, anche la più remota possibilità di disturbare il manovratore di turno, tutte le organizzazioni sindacali sono diventate improvvisamente paladine del buono pasto in Smart working con un memorabile triplo salto carpiato all’indietro. Si arriva così al CCNL FC 2022/2024 che lo riconosce… finalmente diciamo noi di USB!

Però, nasce il problema della liquidazione dei tanto agognati buoni pasto nelle giornate di Smart working. Il timore di incorrere nel danno erariale frena la loro liquidazione. A convincere le Amministrazioni sembra non bastare nemmeno la circolare del Presidente dell’ARAN che ribadisce che se un lavoratore ha diritto al buono pasto in una giornata lavorata in ufficio, lo stesso diritto deve essere riconosciuto anche quando la prestazione avviene da remoto.

Finalmente, nell’incontro di ieri, l’annuncio ad effetto: l’Amministrazione del MEF è pronta alle nuove modalità di rilevazione delle presenze.

Non è dato sapere, però, quale sarà questo adeguamento dei sistemi di rilevazione della presenza che consentirà di riconoscere il buono pasto nelle giornate di Smart working.

Come USB riteniamo però fondamentale che questa rilevazione della presenza per il riconoscimento del buono pasto non finisca per snaturare una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro che è caratterizzato dall'assenza di vincoli spazio/temporali per la prestazione lavorativa.

 

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