Rientro degli statali, USB scrive a Brunetta: subito un tavolo per la revisione del protocollo sicurezza

Roma -

Dal Nazionale - Dopo le esternazioni del ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, sull’imminente ritorno in presenza dei lavoratori del Pubblico Impiego, USB Pubblico Impiego ha inviato oggi una lettera al ministro chiedendo la convocazione urgente di un tavolo sul protocollo che regola la materia.

USB ha ricordato a Brunetta che le regole sulla sicurezza negli uffici pubblici durante l’emergenza per Covid-19, sono dettate dal Protocollo Quadro “Rientro in sicurezza” del 24 luglio 2020 e che la sua eventuale revisione per il rientro dei lavoratori non può prescindere da un tavolo di discussione con le organizzazioni sindacali.

A seguire il testo della lettera

-------------------

Al Ministro per la Pubblica Amministrazione

On. Renato Brunetta

                                      

Egregio Ministro,

alla luce delle sue ripetute dichiarazioni circa il ripristino della modalità in presenza della pressoché totalità dei dipendenti della Pubblica Amministrazione, nonostante la proroga dello stato d’emergenza, la scrivente Organizzazione Sindacale, firmataria del Protocollo Quadro “Rientro in sicurezza” del 24 luglio 2020, ritiene che un eventuale rientro non possa prescindere dalla convocazione urgente del tavolo sul protocollo in oggetto che, a tutt’oggi, detta le regole per  garantire salubrità e sicurezza negli uffici pubblici nel contesto pandemico.

La revisione delle misure organizzative, di prevenzione e protezione adottate nel suddetto protocollo, a partire dal distanziamento interpersonale, dall’utilizzo di DPI adeguati e da un’accurata pulizia e sanificazione dei locali dell’Amministrazione, risulta indifferibile per garantire le condizioni necessarie ad un rientro in sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici della PA anche alla luce del nuovo quadro epidemiologico determinatosi a seguito della prevalenza di varianti con maggiore tasso di contagiosità e la possibile insorgenza di altre in grado di superare le difese indotte dal vaccino.

Il solo Green Pass, non essendo peraltro una misura di carattere sanitario, non è infatti in grado di garantire luoghi di lavoro sicuri né per i lavoratori pubblici, né per l’utenza, soprattutto in virtù dell’assenza di interventi strutturali e organizzativi della PA nell’ultimo anno e mezzo e del persistere di enormi criticità legate ai trasporti pubblici.

Rimaniamo in attesa di un urgente riscontro.

Roma 14 settembre 2021

Daniela Mencarelli

Esecutivo Nazionale USB Pubblico Impiego