RIFIUTI
SOLIDARIETA’ AI CITTADINI E ALLE COMUNITA’
La riapertura delle discariche, la continua ricerca dei siti di stoccaggio delle “eco- balle”, confermano il fallimento delle politiche istituzionali sulla questione dei rifiuti e della sua emergenza.
Il Commissariato Straordinario per l’emergenza Rifiuti in Campania, apparato governativo divenuto di tipo strutturale, ha disposto la riapertura delle discariche tra cui quella di Contrada Pisani nel quartiere Pianura di Napoli, ed ha individuato nuovi siti di stoccaggio per le ecoballe prodotte dai CDR, tra cui Colle Alto nel comune di Morcone, il nuovo sito di stoccaggio adiacente l’impianti di CDR di Casalduni, quest’ultimo, peraltro, già pronto ad ospitare i rifiuti e gestito dal Consorzio di Bacino Napoli 3.
Queste scellerate decisioni confermano, qualora ve ne fosse ancora bisogno, la linea di condotta incentrata su di una politica dello smaltimento rifiuti basata – esclusivamente – sull’apertura di discariche e della criminale logica dell’incenerimento, tralasciando, volutamente e scientificamente, le condizioni imprescindibili e le filiere necessarie per uscire dall’emergenza infinita quali: la riduzione della produzione dei rifiuti, la Raccolta Differenziata, il riciclaggio, il compostaggio dell’umido utilizzabile nei ricicli naturali delle vegetazioni dei terreni e risanamento degli abusi dei territori.
Nulla di nuovo – quindi – rispetto ad oltre un decennio di gestione “ordinaria” e “straordinaria” dell’emergenza infinita imperniata su un articolato intreccio tra politica, affari e criminalità organizzata. Una condotta che ha causato la sistematica manomissione del territorio, dell’ambiente e della salute delle popolazioni della Campania.
La riapertura della discarica di Pianura, così come l’individuazione di nuovi ulteriori siti di stoccaggio delle c.d. “eco-balle”, sono un’offesa alle comunità e alle zone già avvelenata nei decenni scorsi, le quali - in barba a tutti gli impegni assunti ed in violazione di tutti gli accordi raggiunti e sottoscritti -, di presunti risanamenti socio/ambientale di quei territorio martoriati da questi interventi, sono nuovamente penalizzati dalle scelte dei poteri forti e dal Commissariato Straordinario di Governo.
I territori ricadenti nella Comunità Alto Tammaro erano stati esclusi, previa ordinanza commissariale emessa già nel lontano 2004 e puntualmente disattesa ed addirittura revocata in questo frangente, dall’individuazione da qualsiasi altra emergenza. Oggi a distanza di quattro siamo al punto di partenza e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Per tale motivo la RdB/CUB ritiene legittime e sacrosante le proteste delle popolazioni come quelle di tutte le comunità che, attualmente, stanno opponendosi a queste decisioni autoritarie ed antidemocratiche.
Di fronte a questo nuovo schiaffo commiato alle comunità, ai beni naturali, alle particolarità di zone che hanno, ognuno per la loro specificità, un valore assoluto in cui i cittadini si sono adattati per dare lustro ai propri aspetti materiali di andamento della quotidianità della vita, la RdB/CUB intende rappresentare, assieme ai Comitati di tutte le realtà campane, alle popolazioni in lotta, le ragioni di una battaglia che tende allo:
- Sviluppo della Raccolta Differenziata con modalità porta a porta;
- Riduzione e riciclaggio dei rifiuti;
- Bonifica sanitaria ed ambientale dei territori, monitoraggio continuo della qualità dell’aria infestata da mille veleni;
- Contro la logica esclusiva dell’incenerimento;
- Per l’applicazione dei variegati sistemi di “smaltimento a freddo”;
- Per la difesa salariale e normativa delle migliaia di lavoratori del “comparto rifiuti”;
- contro le politiche di privatizzazione, di esternalizzazione dei servizi e il vergognoso aumento della Tassa/Rifiuti.
Su questi temi chiederemo conto al Ministro dell’Ambiente, Pecoraio Scanio, ai gruppi parlamentari napoletani, alla Regione e alle Province della Campania affinché si ponga fine a questa vicenda la quale sta segnando – pericolosamente – un arretramento dell’andamento e sviluppo delle attività in questa Regione, sta calpestando la dignità, il senso civico e morale della vita dei cittadini e delle popolazioni campane.
Per questo la Federazione Regionale Campania della CUB ha organizzato per Venerdì 11 gennaio 2008, un presidio di lotta sotto il Ministero dell’Ambiente a Roma per riportare in quel ambito le ragioni delle proteste diffuse, le quali sono basate su principi inalienabili di tutela dei diritti e della salute pubblica, della dignità civile e morale delle persone cui non è più possibile derogare visti i danni, le devastazioni ambientali, le condizioni socio- sanitaria prodotte, in questo ultimo decennio, nell’intero territorio della Campania.
Sono queste le ragioni che hanno determinato l’adesione della RdB/CUB alla manifestazione di protesta indetta dai Comitati della comunità Alto Tammaro per Lunedì 11 gennaio 2008, manifestazione che vuole ricondurre ad una politica attenta nella partecipazione attiva dei cittadini alle scelte e alla vita democratica di questo paese, vuole dare un segnale forte e chiaro che non è più possibile ne è pensabile che si possa derogare e/o declinare le responsabilità Istituzionali, Politiche e Amministrative rispetto a quanto sta accadendo ed a quanto è accaduto.
Chi ha responsabilità Amministrativa, Istituzionale e Politica se le assuma e chi ha sbagliato deve pagare perché gli amministratori che sono la logica conseguenza di scelte politiche- amministrative non possono, in un’ottica ed una logica che non ci appartiene più, credere di poter fare e disfare le cui finalità sono a proprio piacimento e/o a proprio tornaconto, permettere di calpestare la dignità dei cittadini, ferire un popolo qual è quello campano – Sannita e/o Napoletano come lo si vuole chiamare - che per secoli ha saputo, con vanto ed orgogliosità, esportare modelli e tradizioni di vita in tutto il mondo i cui popoli ne hanno recepito ed adottato lo stile.
Difendiamo i nostri diritti e le nostre tradizioni.
Federazione Provinciale RdB/CUB Benevento