RIUNIONE DEL 24 MARZO 2011: LA USB MEF PROCLAMA LO STATO D'AGITAZIONE
La USB MEF si era già espressa con un comunicato d’intenti in merito alla convocazione dell’Amministrazione del 24 marzo 2011 e nel contempo ne aveva denunciato la scelta dell’ordine del giorno limitato ad un eventuale accordo per turni e reperibilità.
La nostra Organizzazione Sindacale si è presentata al tavolo negoziale decisa a definire un fitto calendario d’incontri per affrontare le problematiche prioritarie dei lavoratori già individuate, ossia:
- quantificazione e ripartizione FUA 2010;
- definizione immediata delle graduatorie inerenti agli sviluppi economici e relativo inquadramento;
- problematiche del Dipartimento delle Finanze ed in particolare la situazione delle Commissioni Tributarie;
- ridefinizione degli istituti salariali finanziati con il FUA mediante le indispensabili operazioni di trasparenza ed omogeneizzazione tra il settore ex-Tesoro e quello ex-Finanze;
- condizione operativa delle RTS;
- ripresa degli incontri sul nuovo CCIA procedendo anche per materie specifiche;
- pagamento immediato di straordinario, turni e reperibilità ed eliminazione dei ritardi cronici nella corresponsione di questi emolumenti soprattutto al Dipartimento delle Finanze, in maggiore sofferenza.
L’andamento della riunione è stato veramente sorprendente ed ha fornito risposte inquietanti agli interrogativi che la USB MEF si era posti sulla frenesia dell’Amministrazione concentrata esclusivamente su turni e reperibilità.
Infatti, in apertura di riunione, la delegazione di parte pubblica ha tentato di forzare il tavolo negoziale indirizzandolo verso la firma di un sommario accordo su turni e reperibilità.
La USB ha immediatamente stoppato questo tentativo, riproponendo con determinazione la necessità di programmazione del confronto sulle materie sopra elencate motivandola con le inderogabili e specifiche urgenze.
La nostra Organizzazione Sindacale ha rappresentato l’irrinunciabile esigenza della conclusione immediata dell’iter procedurale relativo agli sviluppi economici con conseguente inquadramento dei lavoratori nelle nuove fasce retributive, la situazione emergenziale delle Ragionerie Territoriali dello Stato segnalata anche con specifiche mozioni da vari uffici, il caos gestionale delle Commissioni Tributarie e, infine, la situazione salariale determinata dai famigerati interventi legislativi taglia-retribuzioni e quindi la necessità di accellerare i tempi di erogazione di tutto il salario accessorio.
Le risposte dell’Amministrazione sono state largamente insufficienti e inadeguate!
In particolare è stata disarmante l’affermazione generica che sul fronte del controllo delle graduatorie si sta facendo il massimo, che non è possibile dare neppure tempi indicativi per la conclusione dei lavori e che sono solo disponibili dati statistici irrisori.
L’Amministrazione ha chiuso questa parte della riunione indicando 4 date di incontri a cadenza settimanale a partire dal 30 marzo aventi ad oggetto il CCIA, altre 2 riunioni con data da concordare con la Ragioneria Generale dello Stato e il Dipartimento delle Finanze ed è infine ritornata sull’argomento all’ordine del giorno.
Finalmente, la delegazione di parte pubblica è stata costretta a scoprire le carte sui turni e reperibilità, facendo venire alla luce l’operazione sporca attuata contro tutte le regole contrattuali e non.
E’ stato reso noto, infatti, che sono state autorizzate indennità aggiuntive in deroga a quelle regolarmente in vigore, senza alcun passaggio contrattuale e senza verifiche preventive e successive.
Pertanto la foga e l’urgenza dell’Amministrazione erano finalizzate ad ottenere una sanatoria con un accordo di copertura per questo strappo normativo.
Questo fatto è di una gravità inaudita, poiché sottrae salario accessorio di tutti i lavoratori e danneggia quelli regolarmente impegnati nei turni e reperibilità.
La USB MEF non è disponibile a sopportare questo scempio dei diritti e del salario collettivo, è determinata a percorrere tutte le strade necessarie perché i responsabili ne paghino le conseguenze e diffida l’Amministrazione ad utilizzare in modo improprio anche 1 solo centesimo del FUA.
La nostra Organizzazione Sindacale non è neppure disponibile ad aspettare ancora per vedere riconosciuti i diritti salariali e professionali dei lavoratori e vuole certezze sulla conclusione dei controlli delle graduatorie con relativa pubblicazione e conseguente inquadramento dei vincitori delle procedure.
La USB MEF ritiene che si debba dare un segnale forte all’Amministrazione per dimostrare la volontà di lotta e partecipazione dei lavoratori e proclama pertanto lo stato di agitazione del personale promuovendo le opportune iniziative di mobilitazione a cominciare da assemblee di protesta e di lotta!