RIUNIONE...D'ATTESA...
La riunione del 15 aprile 2014 tra l’Amministrazione e le Organizzazioni Sindacali, convocata sulla circolare in materia di mobilità e comandi del 22/1/2014 e sugli interventi riorganizzativi della Commissione Tributaria Centrale, si è inevitabilmente spostata sulla situazione degli uffici della Giustizia Tributaria e sul futuro delle Ragionerie territoriali dello Stato.
Direzione Giustizia Tributaria
Il dott. Sirianni, Direttore della Direzione della Giustizia Tributaria, ha aperto la riunione dando informazioni per la riallocazione del personale in servizio alla soppressa Commissione Tributaria Centrale e ha proseguito illustrando i cambiamenti organizzativi in atto nel settore della Giustizia Tributaria. Il dott. Sirianni ha elencato una serie di interventi operati per rispondere alle disposizioni normative sull’anticorruzione e si è reso disponibile ad approfondire il confronto tra le parti per quanto concerne la riorganizzazione del settore. Questa riorganizzazione dovrebbe prevedere la determinazione dei carichi di lavoro legati alle dotazioni organiche per renderle più adeguate anche alle innovazioni funzionali del settore come l’introduzione del processo telematico. Lo stesso Direttore ha informato che è in fase di elaborazione il DPCM relativo al Contributo Unificato, che dopo i controlli di rito, dovrebbe permettere l’avvio della contrattazione per la distribuzione delle risorse destinate al personale. Al momento non si possono fare tempi di previsione per l’erogazione di queste somme.
Mobilità e comandi
La discussione è stata praticamente inesistente soprattutto per l’incapacità dell’Amministrazione di giustificare un provvedimento inopportuno e deleterio come la circolare in questione, che viola pesantemente il diritto dei lavoratori alla mobilità volontaria e rischia di danneggiare ulteriormente l’operatività degli uffici periferici eliminando il personale in comando. La USB ha chiesto la revoca di questa circolare e la predisposizione di quanto necessario per definire le dotazioni organiche specifiche degli uffici centrali e periferici con la relativa organizzazione funzionale e del lavoro.
Ragionerie Territoriali dello Stato
Il dott. Tanzi, Direttore delle Funzioni e degli Uffici di diretta collaborazione con il Ragioniere Generale dello Stato, ha anticipato le linee generali dello studio sul riassetto organizzativo delle Ragionerie Territoriali dello Stato (RTS), demandato dal Ragioniere Generale dello Stato ad un apposito gruppo di lavoro, che è arrivato alle conclusioni a fine novembre 2013.
In questa breve relazione lo stesso Direttore ha evidenziato la centralità delle RTS, che contano per i 2/3 del personale di tutta la Ragioneria Generale dello Stato (RGS) assorbendone i 3/4 della spesa di gestione, ed ha rappresentato la volontà di andare ad una revisione organizzativa qualificante delle strutture periferiche.
Il dott. Tanzi ha parlato di interventi di medio e lungo periodo tesi a decentrare sul territorio le funzioni di controllo della RGS per accrescerne l’efficacia, anche operando in sinergia con le atre istituzioni del territorio.
Questi investimenti strutturali sulle RTS (lo dice sempre il dott. Tanzi) sono da correlare ad una verifica delle differenze di produttività e ad una rimodulazione delle dotazioni organiche per adeguarle ai carichi di lavoro effettivi e alle nuove funzioni istituzionali.
Le conclusioni del dott. Tanzi hanno rivendicato la qualità dei compiti portati a termine dal gruppo di lavoro ed hanno lasciato intendere che le indicazioni emerse sul futuro delle RTS non prevedono tagli lineari agli uffici con conseguente mobilità “coatta” dei lavoratori.
La USB ha preso atto delle informazioni fornite dal dott. Tanzi ma ha rappresentato la propria profonda diffidenza verso le rassicurazioni fornite, visto che non sono mai mancate neppure nel recente passato quando si sono smantellate le storiche Direzioni Territoriali dell’Economia e delle Finanze.
Questo smantellamento è stato l’ultimo atto, in ordine di tempo, di un progressivo cambio di funzioni del MEF con la perdita di servizi vivi erogati alla cittadinanza e con la drastica riduzione del personale conseguente al taglio del 30% delle dotazioni organiche operato in pochi anni.
La sorte delle RTS, ad avviso della nostra Organizzazione Sindacale, purtroppo non sarà determinata dalle indicazioni scaturite dal gruppo di lavoro istituito presso la RGS ma dalle scelte politiche di ulteriori tagli alle funzioni sociali dello Stato e del lavoro pubblico fatte in nome dell’Europa per conto della BCE e degli interessi del Mercato.
La USB ha già messo in cantiere uno sciopero generale e ha già in programma, per la metà di maggio, una giornata di mobilitazione di lotta contro le politiche dell’Europa e del governo Renzi.