Se non ora, quando ?

Roma -

Il governo Berlusconi si è insediato con un disegno ben preciso: continuare l’opera di distruzione di quello che è rimasto dello stato sociale.

Lo pratica attraverso lo smantellamento della pubblica amministrazione, ormai da anni nel mirino sia dei governi di centrodestra che di quelli di centrosinistra.

Da mesi, i lavoratori pubblici sono ferocemente sotto il tiro del ministro Brunetta: il loro lavoro, remunerato con salari da fame, viene giornalmente screditato.

Ma il vero obiettivo di questa infame strategia è l'intensificazione dei processi di privatizzazione ed esternalizzazione, per confezionare sottovuoto, al padronato, nuove occasioni di profitto a discapito dei lavoratori e dei cittadini, mediante la privazione dei servizi “storici” erogati dallo Stato.
Alla quotidiana diffamazione massmediatica perpetrata da Ichino, prima, ed ora da Brunetta, nei confronti dei cosiddetti “fannulloni”, si accompagna la drastica riduzione del salario e dei diritti operata mediante norme di legge, in modo da privare anche il lavoro pubblico delle residue garanzie e indirizzarlo verso l'insicurezza e la precarizzazione.


Nel comparto ministeri, l’attacco è più devastante considerati i tagli ai bilanci delle amministrazioni che minano, ulteriormente, la funzionalità degli uffici e l’erogazione dei servizi.

Per giustificare maggiori privatizzazioni, i vari governi hanno proceduto praticando la riduzione delle piante organiche, con relativa mobilità del personale, e la soppressione sul territorio di consistenti sedi periferiche.

Questo processo, in alcuni ministeri (MEF e Difesa), è già in fase di attuazione, ma presto sarà generalizzato.
Pertanto, si concretizza, sempre di più, uno Stato leggero e autoritario, con una Pubblica Amministrazione asservita agli interessi del padronato, un padronato che non deve essere disturbato.
Inoltre, con i nuovi contratti integrativi d'Amministrazione, si chiude il cerchio e si affossano le aspettative di progressione economica e professionale dei lavoratori pubblici che, nella stragrande maggioranza, sono fermi alla qualifica iniziale (le inique e famigerate riqualificazioni del recente passato hanno riguardato solo il 30% del personale).

Infatti, i fondi rimasti per il salario accessorio, saranno utilizzati per remunerare (a pochi) la cosiddetta produttività individuale, con l'inevitabile trionfo delle clientele e dei ricatti.

Con la "tassa sulla salute, il governo Berlusconi ha anche stabilito che la malattia non è più un diritto del lavoratore, imponendo il pagamento di un odioso “pizzo” sul salario accessorio dei primi 10 giorni di malattia.

Questo provvedimento aggiunge, al danno già subito, la beffa della perdita di salario, ormai divenuto fondamentale per il sostentamento.

Con un contratto ormai scaduto, ed uno stipendio, di fatto, dimezzato dall’erosione continua del potere d’acquisto, l'onnipresente Brunetta pensa, infine, di affrontare l'emergenza salariale elargendo l'acconto-elemosina di 100 euro, importo, tra l’altro, previsto dalla finanziaria di Prodi come una tantum a copertura della vacanza contrattuale.

E' chiaro, pertanto, che non si intravede, nemmeno lontanamente, la possibilità di recuperare almeno l’attuale inflazione, abbondantemente al di sopra del 4 %, mentre si punta direttamente alla distruzione del contratto nazionale, anticipando e andando persino oltre la famigerata ipotesi di cambiamento delle forme contrattuali, attualmente in discussione tra CONFINDUSTRIA e sindacati collaborazionisti.


Tutto ciò non è più tollerabile !

Ogni lavoratore deve avere la consapevolezza del grave attacco che la classe politica e industriale porta nei confronti dei dipendenti statali e del mondo del lavoro in generale.

E' necessaria una risposta dura, organizzata e di massa.


Organizziamo la partecipazione allo sciopero generale venerdì 17 ottobre 2008 ed alla manifestazione nazionale che terrà a Roma.

Partecipiamo alle mobilitazioni indette dalle RdB/CUB.

 

ASSEMBLEA CITTADINA

(dei lavoratori del MEF in servizio presso gli uffici dislocati sul territorio di Roma - nota dell'amministrazione in allegato)

Venerdì 3 ottobre 2008 - ore 10.30

giornata di mobilitazione di tutti i lavoratori dei ministeri in preparazione dello sciopero generale del 17 ottobre 2008.
Sala convegni della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma,

Viale Castro Pretorio 105.

 

ATTIVO NAZIONALE

dei quadri e dei delegati delle RdB/CUB Pubblico Impiego

Sabato 4 ottobre 2008 - ore 9.30

Palazzetto delle Carte Geografiche, Via Napoli 36 - ROMA

 

SCIOPERO GENERALE

Venerdì 17 ottobre 2008 - ore 9.30

Manifestazione Nazionale a ROMA

corteo da P.zza della Repubblica a P.zza di San Giovanni in Laterano