SENZA VERGOGNA
A fine luglio del 2016 la USB MEF titolava il comunicato sugli sviluppi economici, “oltre il fondo del barile”, per sintetizzare lo scempio dell’impianto procedurale degli stessi e la desolante gestione adottata dall’Amministrazione con la complicità dei sindacati firmatari dell’accordo.
La nostra Organizzazione Sindacale ha contrastato con la mobilitazione dei lavoratori il meccanismo concorsuale dei passaggi di fascia e ne ha ampiamente denunciate le iniquità e le violazioni contrattuali anche con l’impugnazione giudiziaria.
Adesso si è arrivati nella fase finale con la formalizzazione della data di inizio degli esami e si è in attesa delle imminenti disposizioni in merito ai tempi e alla modalità di svolgimento degli stessi.
Ovviamente non ci si aspetta nulla di buono e non c’è bisogno di avere doti particolari per prevedere ulteriori situazioni ingestibili che aggraveranno le responsabilità dell’Amministrazione che ha caparbiamente imposto questo tipo di procedure.
Non ci vuole molta fantasia, infatti, per immaginare il caos degli esami e gli ulteriori pesanti danni che subiranno i lavoratori, in balia delle approssimazioni organizzative dell’Amministrazione.
Pertanto, se queste procedure arriveranno a conclusione i segni dei guasti consumati contro i diritti dei lavoratori e le condizioni lavorative al MEF saranno duraturi e pesanti.
Tutto il percorso è stato caratterizzato sia da goffi tentativi di difesa d’ufficio dell’accordo sulle riqualificazioni da parte delle OOSS firmatarie, in particolare della CGIL, sia da scontri velenosi di quest’ultima con altre organizzazioni sindacali.
In questi scontri la CGIL ha sistematicamente attaccato anche la nostra organizzazione sindacale, colpevole unicamente di non condividere queste procedure e di lottare per contrastarle e cambiarle.
La USB MEF, chiamata in causa anche nel comunicato del 13 ottobre dalla CGIL, continuerà a non rispondere perché ritiene che tali posizioni non abbiano la dignità di meritare una risposta, anche se sprezzante.
La nostra Organizzazione Sindacale, in questa vertenza, ha coinvolto direttamente i lavoratori con numerose assemblee e l’ultima ha letteralmente assediato la sede del tavolo negoziale, manifestando la netta opposizione a quanto si stava consumando e si è formalizzato con l’accordo.
Si è tenuta anche una consultazione on-line che ha bocciato l’accordo e infine, su mandato preciso dei lavoratori, la USB ha prodotto ricorso contro le procedure.
La nostra Organizzazione Sindacale non ha bisogno e non sente la necessità di rispondere ad altri se non ai lavoratori e ai loro bisogni.
La USB continuerà, anche con assemblee, ad informare tempestivamente i lavoratori sugli sviluppi futuri della vertenza e continuerà a denunciare e contrastare l’accanimento sociale di questa Amministrazione contro i lavoratori.
A proposito di accanimento, anche se si tratta di altra questione, si vuole segnalare un episodio che qualifica e definisce la miseria culturale di questa Amministrazione.
Alla RTS di Milano il Direttore ha modificato, in una riunione con le OOSS, l’orario di lavoro vigente abolendone una tipologia. L’iter di questa vicenda inizia “su segnalazione informale dell’Uff. I della Direzione del personale del DAG” al suddetto Direttore, che riporta il tutto nel verbale della riunione e allega le note intercorse con il DAG.
L’ufficio I della Direzione del Personale del DAG è l’ufficio strategico della gestione del personale, che ha avuto un ruolo fondamentale sulla costruzione delle procedure degli sviluppi economici, ovviamente con la responsabilità primaria del capo del personale dott.ssa Valeria Vaccaro.
L’amministrazione dovrebbe chiarire in cosa consiste “l’intervento informale” aggiungendo gli eventuali altri atti e comportamenti informali tenuti riguardo a tutte le materie inerenti alla gestione del personale come il trattamento delle assenze per visite specialistiche o gravi motivi, i trasferimenti del personale, i comandi etc. (gestirà a livello informale pure le famigerate posizioni organizzative?).
Questo argomento sarà approfondito prossimamente.