SVILUPPI ECONOMICI E POSIZIONI ORGANIZZATIVE: MA NON FINISCE QUI!

Roma -

Si è concluso in questi giorni il referendum indetto dalla USB PI MEF sull’accordo del 30 marzo 2016 inerente ai passaggi di fascia economica e alle posizioni organizzative.

Questa consultazione, lanciato l’11 aprile 2016 e organizzato dopo le mobilitazioni dei lavoratori contro l’accordo, è servita anche a quantificare formalmente questa contrarietà.

I dati del dissenso, pari al 94% di no all’accordo, sono eclatanti e ribadiscono nel voto il fermo rifiuto dei lavoratori a subire una procedura iper-concorsuale per un semplice passaggio economico nonché la loro netta opposizione all’utilizzo delle risorse economiche di tutti per remunerare in modo sicuramente clientelare le “fantasiose” posizioni organizzative.

La nostra Organizzazione Sindacale, ovviamente, è perfettamente consapevole dei limiti di questo referendum organizzato on-line e con obiettivi di natura indicativa, pertanto non ne rivendica la scientificità.

La valenza democratica e di partecipazione, però, è di grande portata e rappresenta uno strumento da perfezionare e riproporre nel prossimo futuro per verificare la volontà dei lavoratori sulle problematiche che li riguardano e favorirne il coinvolgimento diretto.

In tutta questa vertenza la USB PI MEF ha messo in campo forme di democrazia diretta, organizzando petizioni corredate da migliaia di firme e soprattutto assemblee dei lavoratori in concomitanza con gli incontri negoziali.

I lavoratori hanno avuto la possibilità di esprimersi in tempo reale su quanto stesse accadendo al tavolo di contrattazione tra l’Amministrazione e le OOSS e il 30 marzo hanno “assediato” la stanza della riunione in cui si è concluso l’accordo contro di loro.

Tutto questo è stato sicuramente la caratteristica concreta e visibile di tutta la vertenza ed ha condizionato il tavolo negoziale attenuando, anche se in modo insoddisfacente, le conseguenze dell’accordo in questione.

La delegazione di parte pubblica ha respinto la rivendicazione della USB PI MEF per ottenere procedure semplici e veloci come quelle costruite nel 2010 e quasi tutte le Organizzazioni sindacali hanno accettato l’impostazione concorsuale con la formazione usata strumentalmente dall’Amministrazione.

Anzi, le piattaforme rivendicative presentate da questi sindacati al tavolo e diffuse tra i lavoratori in certi casi sono risultate addirittura riduttive rispetto all’accordo finale e la gestione complessiva della vertenza ne ha evidenziato la confusione, le contraddizioni e le menzogne (e qualcuno continua persino a rivendicarle).

I lavoratori hanno comunque gli strumenti per giudicare e attrezzarsi nell’immediato futuro per impedire che in loro nome si consumino altri accordi e/o intese che vadano in direzione contraria ai loro bisogni e alle loro aspettative.

Il fatto che ci sia un’ipotesi d’accordo ancora in fase di registrazione non significa assolutamente la fine della vertenza che, al contrario, continua e anzi affronta nello specifico le modalità operative della procedura con i bandi di concorso, l’organizzazione on-line della formazione con annessi i relativi moduli e l’attribuzione delle posizioni organizzative. Questi prossimi atti dell’Amministrazione produrranno ancora conflitto e duri interventi della nostra Organizzazione Sindacale che chiamerà alla partecipazione i lavoratori.

Nel frattempo l’Amministrazione del MEF, con il capo Dipartimento dott. Ferrara in testa seguito a ruota dal Direttore della Direzione del personale dott.ssa Vaccaro e dai fidi compagni di cordata, ha aperto con la propria strategia gestionale anche altri fronti di vertenze, ed in particolare:

- quella salariale, che riguarda la c.d. “cartolarizzazione” di cui non ci sono notizie, i tempi di erogazione del FUA 2015 - quota 80% e lo stato del CUT pregresso e futuro;

- quella sulla logistica, appena all’inizio e che prevede tra l’altro la deportazione della DST di via Casilina e lo smembramento della RTS di Roma;

- quella sulla malattia per accertamenti e permessi retribuiti, in attesa di apposita circolare da svariati mesi;

- quella sulla sicurezza.

Di tutte queste problematiche la USB PI MEF darà ulteriori notizie in tempi brevi decidendo i percorsi da intraprendere insieme ai lavoratori.