Syllabus e il balletto di fine anno

Roma -

Qualcuno diceva, tanto tempo fa, che quando si fa formazione bisogna trattare la mente non come un vaso da riempire, ma come un fuoco da accendere.

Il Syllabus sembrava non aver fatto nessuna delle due cose fino al 20 dicembre, quando è riuscito a incendiare la rabbia di tutte le lavoratrici e i lavoratori del MEF.

Cosa sta succedendo e cosa succederà, USB lo chiede all’amministrazione.

Per ora si può certamente dire che accedendo col proprio profilo sulla piattaforma Syllabus, il monte ore della formazione fruita, indicato nel fascicolo personale, in molti casi è drasticamente diminuito rispetto a qualche giorno fa.

Sembrerebbe che il Dipartimento della funzione pubblica (Dfp), titolare della piattaforma, dal 20 dicembre abbia deciso di mostrare all’utente un monte ore che si riferisce ai percorsi conclusi con attestato di test finale superato, contrariamente a quanto riportava fino a tre giorni fa nello stesso fascicolo, ingannando per mesi i discenti con un numero gonfiato di ore. Ci si chiede, a questo punto, se i numeri cambieranno ancora.

Una pessima sorpresa a ridosso delle feste natalizie per tutti coloro che hanno impiegato il proprio tempo ad accumulare le famose 24 ore di cui si è parlato per mesi. Questo numero 24, un’ossessione quasi da tarocchi, è il traguardo di una formazione che non ha fatto altro che parlare di numeri a tal punto che si è cominciato a dare i numeri.

E si danno sempre i numeri a scapito del personale MEF che ora teme che il traguardo non sia più raggiunto, e si chiede come potrà influire sulla propria valutazione delle performance, anche in via informale.

Quale sarà il comportamento dell’amministrazione? Cosa ha fatto il MEF fino ad oggi per coordinarsi con Dfp? Tutto questo si poteva evitare? C’era tempo per mettere al riparo il discente da possibili malintesi?

Occorre che l’amministrazione si interroghi più spesso, e sul serio, su quali siano le vere priorità per il benessere organizzativo delle lavoratrici e dei lavoratori.

Manca poco: la fine del 2024 è alle porte…e si sono già aperte le danze su un campo minato dall’inefficienza che rende molto difficile, per l’ennesima volta, frenare il rischio di pratiche arbitrarie o soluzioni da improvvisazione.

E intanto: attestato no, attestato sì…le ore salgono, le ore scendono…

Si deve assistere al balletto di fine anno di una coppia scoordinata che seppure troverà una soluzione alla questione in accordo comune, ha appena dato l’ultimo colpo di grazia ad una formazione già svilita.

USB non rimarrà a guardare.