TRASFERIMENTO SEDE RTS ROMA: IL PERICOLO AMMINISTRAZIONE MEF

Roma -

Si è svolto in data 25 luglio il sopralluogo presso lo stabile di Via Pigafetta che questa Organizzazione Sindacale ha richiesto al fine di verificare che il Front Office fosse stato allestito in modo da garantire la funzionalità del servizio e la riduzione dei rischi da stress lavoro correlato per i lavoratori, oltre che per la salvaguardia della incolumità fisica degli stessi.

E cosa abbiamo trovato? L’impianto di climatizzazione non funzionante già dal giorno precedente, stanze in cui le scrivanie erano state montate al contrario per cui le porte non si aprivano correttamente e, soprattutto, il Front Office addirittura peggiorato rispetto al progetto iniziale.

Crediamo che la macchina organizzativa del MEF stia dimostrando il peggio di sé. Infatti, oltre ad essere impermeabile a qualsiasi osservazione di buon senso, sta dimostrando di essere anche superficiale ed inefficiente. Ci chiediamo ad esempio se, prima dell’ingresso dei lavoratori, sia stato effettuato il collaudo dell’impianto di condizionamento che si è bloccato pressoché completamente.

In merito al Front Office poi ci siamo trovati di fronte ad un allestimento che, anziché eliminare le sedute degli utenti in attesa a ridosso delle postazioni degli operatori (come richiesto dalla nostra Organizzazione Sindacale e dal Rls), le ha viste sistemate proprio in mezzo alle postazioni medesime.

Possibile che i dirigenti del MEF, pur di non ascoltare i suggerimenti delle OO.SS. e del RLS, siano disposti a fare figuracce in continuazione andandone fieri?

Ma non si può essere fieri di negare le criticità e pensare di farla franca perché esse vengono puntualmente rilevate e denunciate. Non si può continuare a dire che tutto va bene perché niente sta andando bene: l’innovativo impianto antincendio del sotterraneo, se abbiamo capito bene, verrà modificato; la documentazione richiesta non c’è e ci si chiede di soprassedere solo perché neanche al Palazzo di Via XX Settembre o al Quirinale esiste il certificato di agibilità. Noi pretendiamo che la Pubblica Amministrazione rispetti le norme in materia di sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro così come sono obbligate a fare tutte le altre parti datoriali private, niente di più niente di meno.

Abbiamo la netta sensazione che ad ogni livello questa Amministrazione sia deficitaria.

Non si può considerare corretto un modus operandi che vede il dirigente della RTS di Roma comunicare ai lavoratori di prendere servizio presso Via Pigafetta il lunedì successivo con una disposizione pervenuta ai destinatari il venerdì alle ore 13:55.

Non è accettabile che il personale debba andare avanti e indietro da Via Parboni e Via Pigafetta per svolgere il servizio di Front Office. Ciò non sarebbe accaduto se non si fosse perso tempo prezioso nell’installare le postazioni nel modo sbagliato senza recepire le indicazioni di coloro che avevano già fatto rilevare l’inadeguatezza del progetto iniziale.

Non si può dimenticare che lo spezzatino fatto della RTS di Roma avrà il suo impatto devastante sui servizi resi alla cittadinanza.

E ci meraviglia che un caposervizio presente nella sede in parola abbia mostrato insofferenza nei confronti di coloro che stavano effettuando il sopralluogo rei, a suo dire, di negare che va tutto benissimo e che le stavano impedendo di lavorare. Anzi non ci meraviglia affatto visto che sappiamo che è da un mese che quel servizio è fermo per via del trasloco e questo deve essere addebitato unicamente all’Amministrazione, non certo alle OO.SS. o al Rls. 

Infine, visto che l’operazione di vendita dell’immobile di Via Parboni sembra sia stata procrastinata in attesa dell’acquisizione di documentazione, non si potrebbe evitare il doppio trasloco a coloro che sono destinati a Piazza Mastai? I lavoratori e soprattutto il servizio da rendere all’utenza ne gioverebbero… o anche questo non è da MEF?