VI DEVONO LICENZIARE!

Roma -

 

“Vi devono licenziare“ è l’oggetto della mail sopra riportata e inviata alla USB MEF da questa Dirigente che non nasconde il suo livore antidemocratico, lanciandosi in un conclusivo e veemente “vergognatevi”.

Roberta De Felice, dirigente coordinatore di un settore dei servizi ispettivi della RGS, si unisce al coro di quelli che vogliono drasticamente ridurre il diritto di sciopero e quindi sostengono che lo sciopero nei servizi pubblici procuri solo danni alla cittadinanza.

Il fronte dell’odio contro i lavoratori che lottano e l’aggressione alle libertà democratiche alimentate dai mass-media a livello locale e nazionale sono ulteriori strumenti usati per reprimere le lotte salariali e non, nel settore dei trasporti pubblici ed in tutto il mondo del lavoro.

Non ci sorprende che la Dirigente in questione si schieri con il suddetto fronte e che si scagli sguaiatamente contro la nostra Organizzazione Sindacale ma l’invocazione al licenziamento è di natura diversa rispetto alle invettive e riguarda il ruolo istituzionale della suddetta Dirigente che, attraverso la casella di posta istituzionale, propone licenziamenti!

In buona sostanza, il “vi devono licenziare” ha piena attinenza con il ruolo esercitato dalla De Felice nel MEF e si configura come una vera e propria manifestazione antisindacale e di intimidazione nei confronti della USB.

Non è dato sapere se la Dirigente in questione sia pienamente consapevole delle sue affermazioni, sta di fatto che a questa mail ne ha fatta seguire un’altra in cui chiede di non ricevere più i nostri comunicati appellandosi alla “democrazia” e aggiungendo di aver informato dell’accaduto il sindacato a cui è iscritta da sempre (non citiamo la sigla per evitare strumentalizzazioni di qualsiasi natura).

È veramente singolare che, per questa Dirigente, “la democrazia” si possa esercitare per la revoca da una mailing list e non per il diritto di sciopero!

Al di là di ulteriori considerazioni, questa Organizzazione Sindacale non intende cadere nelle provocazioni di qualche dirigente con compulsioni anti sciopero.

Ferma restando la libertà di opinione e di critica che deve necessariamente essere patrimonio di tutti, la USB MEF denuncia fermamente il pericolo di certi desideri repressivi che non sono solo frutto di miseria culturale ma anche di una distorta concezione, ormai dilagante, del ruolo dirigenziale.