VICENZA: in 200mila !
Meraviglioso, straordinario.
Questi, sono gli unici aggettivi che meglio possono raffigurare il grande corteo antimilitarista che, ieri, ha invaso la città di Vicenza.
Una moltitudine pacifista, arrivata da tutta Italia, con una unica parola d'ordine, no all'ampliamento della base americana, contro la guerra, contro l'industria bellica e le spese militari, contro ogni politica guerrafondaia.
La partecipazione di oltre 200mila persone, è stata la risposta immediata a chi ha tentato, nei giorni precedenti all'evento, di mettere in relazione la manifestazione di Vicenza con lo spettro del terrorismo, criminalizzando chi pratica il dissenso e il conflitto sociale e, nel contempo, minacciando feroci misure repressive.
Volevano un clima di paura, che la mobilitazione fallisse.
Ma l'unica vera paura è il loro terrore nel vedere l'insieme di una moltitudine di soggetti sociali uniti dalle reali necessità, dai bisogni concreti e da una idea di un mondo senza guerre.
La vera paura è che Vicenza possa fare da battistrada alla nascita di un grande movimento popolare impegnato dal basso per una radicale trasformazione della società dove, l'unità tra le lotte operaie, dei salariati, dei senza lavoro, dei precari, dei migranti e del movimento studentesco, trovi sintesi e unità.
Sono queste le loro ansie ed è questa l'unica ragione che muove il tentativo di riutilizzare, da parte della borghesia, la cosiddetta "strategia della tensione".
I segnali sono inquietanti.
Una strategia dettata per spaventare, indebolire e soffocare il movimento pacifista, le lotte dei lavoratori (come quella contro il furto del TFR/TFS e della privatizzazione dei servizi pubblici) e degli studenti.
Lotte e mobilitazioni che traggono origine dal conflitto di classe tra capitale e lavoro salariato.
Ma la manifestazione di Vicenza, ha saputo respingere quel clima di allarmismo e di tensione con l'unica risposta possibile: la partecipazione!
la galleria fotografica a cura delle RdB/CUB MEF