588 - RIQUALIFICAZIONE
Progressioni tra le aree
Tra un brindisi e ricchi cottilions, alcune organizzazioni sindacali hanno "festeggiato" l'emanazione, da parte del Gabinetto del Ministro, del decreto 3 maggio 2006 che finanzia i passaggi tra le aree, il reclutamento di personale di qualifica dirigenziale, le assunzioni presso il Corpo della Guardia di Finanza e presso l'amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato.
A prima vista, e dai tappi delle bottiglie di spumante aperte, sembrerebbe che ci troviamo di fronte, in relazione ai passaggi tra le aree, ad una grande conquista dei lavoratori del MEF, ottenuta grazie al costante impegno dei sindacati firmatari dell'intesa del 23.6.2005.
Sono passati, infatti, 10 mesi e 10 giorni dall'accordo siglato tra l'amministrazione e Cgil, Cisl, Uil, Flp ed Intesa, per "scovare" nei rivoli del bilancio, la copertura finanziaria.
Ma è veramente tutto oro quel che luccica ?
Ci soffermeremo esclusivamente sui dati tecnici:
Il decreto stanzia 1,5 milioni di euro annui, a partire dal 2007, per coprire il costo derivante dalle procedure di riqualificazione tra le aree per l'inquadramento di 407 posti nella posizione economica C1 e 181 per quella B1.
Quindi, totale dei posti messi in concorso: 588
L'esiguità dei posti era stata da noi ampiamente preannunciata.
In decine di informazioni sindacali, mentre tutte le altre OO.SS. glissavano volutamente sul dato degli eventuali posti che sarebbero stati banditi, solo la RdB/CUB ne denunciava la ridicola entità unitamente all'impianto procedurale iperselettivo.
Con il DPCM 8 febbraio 2006, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 109 del 12.5.2006 (visionabile sul nostro sito web www.rdbtesoro.it), si sono rideterminate le dotazioni organiche del nostro dicastero, in ossequio all'art. 1, comma 93 della legge 30.12.2004 n. 311.
Dalla tabella allegata al DPCM, il contingente di personale dell'Area A, posizione economica A1 ammonta a 1.000 unità.
Mentre, per quanto concerne quello dell'Area B, viene così rideterminato: posizione economica B1 - 1.885 unità, B2 - 2.689 unità e B3 - 3.520 unità.
E' evidente a tutti (meno che alle OO.SS. collaborazioniste) lo stridente contrasto che intercorre tra questi numeri e le sacrosante aspettative di un avanzamento di carriera dei lavoratori.
Per quanto concerne, poi, l'impianto procedurale iperselettivo, questo risulta essere una logica conseguenza dell'esiguità dei posti da bandire in aggiunta al tentativo dell'amministrazione, insieme con Cgil, Cisl, Uil, Flp, Unsa ed Intesa, di eliminare una parte degli "effetti nefasti" prodotti dalla recente riqualificazione all'interno delle aree.
Così, i lavoratori dovranno sottoporsi:
C1
- ad una prova preselettiva, consistente in un test su 100 quesiti a risposta multipla su materie giuridiche-economiche (punteggio minimo per il superamento della prova 50/100 e penalizzazione per risposte sbagliate o non date);
- 12 giorni di corso;
- 2 prove scritte di cui una a contenuto teorico-pratico
- 1 colloquio
- idoneità conseguita con il raggiungimento del punteggio minimo di 18 su 30 in ognuna delle tre prove di esame. Il voto finale (minimo 36, massimo 60) sarà dato dalla somma della media delle due prove scritte (minimo 18, massimo 30) con quello del colloquio (minimo 18, massimo 30)
B1
- ad una prova preselettiva, consistente in un test su 100 quesiti a risposta multipla su tematiche culturali ed afferenti l'attività del Ministero (punteggio minimo per il superamento della prova 50/100 e penalizzazione per risposte sbagliate o non date);
- 5 giorni di corso;
- una prova scritta;
- idoneità conseguita con il raggiungimento del punteggio minimo di 36 su 60.
Sorvoliamo sullo squilibrio ingiustificato tra esperienza professionale e titoli di studio e sulle altre alchimie.
Così come non ci soffermiamo sulla farsa del concorso per il reclutamento di personale di qualifica dirigenziale.
Il prossimo 23 maggio 2006, l'amministrazione ha convocato le OO.SS. su questo tema.
Avevamo sostenuto, in uno dei nostri precedenti comunicati, che si trattava di una "supposta a lento rilascio".
Siamo convinti che gli effetti non tarderanno.
Uno, tra questi, sarà quel lacerante meccanismo di “guerra tra poveri” già sperimentato con le riqualificazioni all’interno delle aree.