CONTRO IL SIVAP 2012 UN'ALTRA RAGIONE PER SCEGLIERE USB

In allegato la circolare dell'Amministrazione concernente le Linee guida SIVAP 2012.

Roma -

Trasmettiamo a tutti i lavoratori la circolare concernente le linee guida del Sistema di Valutazione del Personale (SIVAP) che, per l’anno 2012, proseguirà in via di sperimentazione.

 

Il SIVAP, ideato dopo una campagna mass-mediatica a tappeto contro il lavoro pubblico, rappresenta il definitivo affossamento dei diritti e la morte della tutela collettiva prevista dal contratto nazionale di lavoro e da tutte le conquiste di civiltà legate al rapporto di lavoro dipendente.

 

Il meccanismo di subordinazione del lavoratore al dirigente/valutatore determina una condizione di solitudine nell’esercizio dei diritti del lavoratore ed è anche un mezzo infame per innescare la guerra tra poveri.

 

Il SIVAP, così come tutti i sistemi di valutazione della performance individuale, ha infatti il preciso scopo di costituire, per l’Amministrazione del MEF, uno strumento privilegiato di divisione e controllo dei lavoratori attraverso l’annullamento delle tutele collettive e l’ingabbiamento delle rivendicazioni salariali con conseguente tentativo di depotenziamento delle lotte e dell’antagonismo sindacale.

 

Questo sistema, di fatto, annulla il contratto collettivo di lavoro ed introduce un nuovo rapporto completamente subordinato in cui il Dirigente decide sul futuro salariale, professionale e determina anche gli automatismi disciplinari conseguenti.

 

La nostra Organizzazione Sindacale, già da anni in prima linea e spesso da sola contro il “brunettismo” e l’attacco generale al lavoro pubblico, è determinata a continuare questa battaglia in generale e nel MEF.

 

Le imminenti elezioni RSU danno l’opportunità ai lavoratori di fare una scelta di campo, dando forza e organizzazione al conflitto sociale e all’alternativa rappresentati prima dalle RdB divenute ora USB. Le RdB sono confluite in un progetto di unificazione del sindacalismo indipendente e conflittuale aggregando le loro forze con quelle di altre organizzazioni sindacali e con lo sciopero del 27 gennaio ha ulteriormente allargato un percorso di unificazione delle lotte (Orsa, SlaiCobas, Cib-Unicobas, Snater, SiCobas e Usi). Una parte della CUB si è invece sottratta a questo processo di unificazione, non capendo che in questo momento non è utile alle difficili battaglie del mondo del lavoro riproporre comitati, comitatini, o continuare a dividere i lavoratori, facendo il gioco delle controparti. Occorre invece rafforzare il sindacato che serve, un sindacato vero, una grande organizzazione capace di tutelare ed essere reale riferimento per tutto il mondo del lavoro, cosa che la USB sta cercando di costruire da circa due anni, ossia dal momento in cui si è formalmente costituita.

 

Nel MEF la nostra Organizzazione Sindacale ha già, per prima, presentato la lista nei Dipartimenti centrali e sta completando quelle territoriali e nei prossimi giorni metterà in campo tutto quanto necessario per la partecipazione diretta dei lavoratori al fondamentale appuntamento delle elezioni RSU.

 

La USB MEF non nasconde le difficoltà prodotte dal contesto generale e specifico di posto di lavoro, che potrebbero indurre a forme di rassegnazione, ma pensa che alla fine i lavoratori sapranno da che parte stare, togliendo il consenso ai sindacati che hanno scelto il collaborazionismo alla macelleria sociale.