Dipartimento del Tesoro: sospesa la valutazione individuale !

Roma -

Martedì 27 ottobre 2009 si è svolto, al Dipartimento del Tesoro, l’incontro tra l'amministrazione, le RSU e le OO.SS. in merito al sistema di valutazione individuale per l’anno 2009.

La RSU, che ha richiesto l’incontro, ha preteso chiarezza e chiesto la sospensione delle schede di valutazione individuale che l'amministrazione, unilateralmente, ha sottoposto ai lavoratori senza un accordo preventivo tra le parti sociali, per il proseguimento del sistema di valutazione, per l'anno in corso, al Dipartimento del Tesoro.

La delegazione delle RdB/CUB MEF hanno sostenuto e appoggiato la tesi della RSU e si sono espresse favorevolmente in merito all'interruzione immediata del sistema di valutazione individuale, sistema valutativo già aspramente e lungamente contrastato dalle RdB/CUB MEF sino ad impugnare legalmente l’accordo sottoscritto per l'anno 2008 (l'amministrazione si è sottratta, insieme a quella della RGS, al tentativo di conciliazione spianando la strada al contenzioso di fronte al Giudice del Lavoro).

Le RdB/CUB MEF hanno, inoltre, fatto presente che si è provveduto al riordino del Dipartimento del Tesoro con la soppressione dello SDAG e conseguente riassegnazione del personale, senza la dovuta convocazione con la RSU e le OO.SS. necessaria per definire criteri oggettivi di riallocazione del personale.

Risulta, infatti, del tutto evidente che questa ridistribuzione è stata gestita unilateralmente e in modo poco trasparente dall’Amministrazione.

Su questo punto, la RdB/CUB MEF si è riservata la possibilità di intraprendere ogni azione idonea volta alla salvaguardia delle prerogative sindacali esistenti.

Comunque, questa riorganizzazione non ha risolto l'iniqua ripartizione del personale tra le diverse Direzioni del Dipartimento e che ha sovrastimato la composizione del URDAG, l'ufficio di staff del Capo Dipartimento.

Sarà necessario, quindi, iniziare a "disturbare" il Capo del Dipartimento del Tesoro per fargli capire meglio quello che succede nel suo Generale Ufficio e che le cose così come stanno procedendo, non vanno certo nella direzione del maggior funzionamento dell’intero dipartimento.

Confusione nelle procedure, cattiva distribuzione del personale che incide fortemente sulla efficienza di molte direzione del Dipartimento, difficoltà persino ad ottenere l'indispensabile strumentazione per il funzionamento degli uffici.

Insomma, grande è la confusione sotto il cielo e l’Amministrazione si è arroccata in questioni di ordine secondario, come quella del "primato" di essere l’unica a valutare i propri dipendenti.

Le RdB/CUB MEF hanno rilevato, pertanto, come le relazioni sindacali al Dipartimento del Tesoro siano regredite, in questi ultimi anni, e che la parte pubblica, con la complicità di alcune organizzazioni sindacali e componenti RSU, ha assunto un atteggiamento ostile e unilaterale nelle politiche del personale.

E' bene ricordare a tutti i lavoratori che grazie a queste "collaborazioni", la parte pubblica ha provveduto al pagamento del FUA 2008 trasformando, con un inganno, la famosa sperimentazione in retribuzione, accordo sottoscritto il 17 luglio 2009 da CGIL, CISL, UIL, UNSA e FLP e da alcune espressioni soggettive di singoli componenti RSU.

 

A conclusione della riunione, quindi, l'amministrazione ha preso l’impegno a diffondere una nota, indirizzata a tutti gli uffici, in cui si "dovrebbe" affermare (usiamo il condizionale considerato i precedenti), in sintesi, che le schede già sottoscritte dai lavoratori hanno la sola valenza di attribuzione delle competenze e non sono legate ad alcun sistema di valutazione individuale del personale del Dipartimento del Tesoro.

 

Resta, comunque, compito delle lavoratrici e dei lavoratori del Dipartimento del Tesoro, respingere con la partecipazione e la mobilitazione accordi nefasti, sistemi valutativi premianti e difendere la democrazia sindacale nei luoghi di lavoro.

E' compito delle lavoratrici e dei lavoratori del Dipartimento del Tesoro sostenere e rafforzare le RdB/CUB MEF mediante l'adesione sindacale.