Finanziaria 2008: i tre maxiemendamenti

Roma -

La Camera ha approvato, con 296 voti favorevoli, 92 contrari e 1 astenuto, il disegno di legge recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008).

Una manovra da 16 miliardi di euro, circa sei miliardi in più rispetto a quando, in ottobre, ha cominciato il suo cammino parlamentare.

Il testo era arrivato in aula con 97 articoli.

La versione definitiva conta 213 articoli, un migliaio di pagine di emendamenti e 1.191 emendamenti.
Talmente illeggibile che il Governo è stato costretto a dividerlo in tre maxiemendamenti (1.1000 - 23.1000 - 135.1000), su ognuno dei quali è stata messa la fiducia.

Il provvedimento torna, ora, al Senato per la terza lettura dove dovrebbe essere approvato nella giornata di mercoledì. Non saranno più possibili modifiche e la votazione sarà, ancora una volta, blindata con tre fiducie sui tre maxiemendamenti.

Successivamente, la Camera dei Deputati ha approvato, con 295 voti favorevoli e 15 contrari, anche il ddl recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2008 e bilancio pluriennale per il triennio 2008-2010 che passa, anch'esso, al Senato.

 

Con l’emendamento n. 135.1000, il Governo ha soppresso il comma 23 dell'articolo 146, contenuto nel testo approvato dalla Commissione Bilancio che disponeva, al fine di potenziare il supporto tecnico-amministrativo alle funzioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il differimento al 1° gennaio 2010 dell’applicazione delle disposizioni di cui ai commi 426 e 427 della legge finanziaria 2007 in materia di ridefinizione dell’articolazione periferica del dicastero.

 

Sul nostro sito www.rdbtesoro.it si può scaricare la sintesi delle modifiche e il raffronto tra i tre maxiemendamenti del Governo con il testo approvato dalla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati (formato in pdf 1,6 MB).