Le battute e le promesse

Roma -

 

Il 9 e 10 aprile 2006 si terranno le elezioni politiche.
Il clima pre-elettorale si sente dappertutto, i toni del confronto aumentano e la par condicio ha seri problemi ad essere applicata.

Sarà questa strana atmosfera che, ultimamente, ci sottopone ad un vero e proprio stress intellettivo.

Lo stress intellettivo, come tutti sanno, genera una fastidiosa sensazione allo stomaco prodotta da determinati ormoni che vanno a stimolare i centri nervosi della mucosa stomacale. Come quando siamo sottoposti ad una forte emozione e corriamo subito al gabinetto per eliminare le feci o l'urina, perché i sensori nervosi intestinali e quelli attorno alla vescica sono investiti di determinati stimoli di eliminazione.

Molte sono le cause che possono provocare lo stress intellettivo.

I comunicati stampa del professor Tremonti sono una di queste.

 

Leggere dell'ironia sulla "cripto-tabellina" usata da Fassino a Ballarò (c.s. del 15.2.2006) al "Fassino fa il tifo per la Cina" (c.s. del 27.2.2006), immergendoci, sempre nella stessa giornata, nella lettura intrisa di doppi sensi, "Con la sinistra al governo i francesi sono scesi baldanzosamente in Italia!", con tanto di perplessità sul "celodurismo" di Prodi e sulla "durezza" di sinistra, è veramente troppo per il nostro povero stomaco.

Per non parlare, poi, dell'Istat che inganna gli Italiani, dei 4 giorni in meno lavorati nel 2005 rispetto al 2004 e dell'equazione "Fassino sta all'economia come l'aviaria sta agli allevatori".

 

Battute che non tengono conto della realtà del paese.

Lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro, una moltitudine di giovani che sono precari.

Un paese profondamente in crisi come confermano i dati ma, ancora più dei dati, confermato dalla condizione di vita della popolazione lavorativa.

 

Il nostro apparato digerente certamente non trova sollievo nemmeno con la recente presentazione della "nuova" Banca del Sud ad opera del ministro della finanza creativa.

Affidando i vertici a Gerlando Genuardi, presidente effettivo, membro italiano nel consiglio di amministrazione della Banca europei degli investimenti, e nientedimenoche a Carlo di Borbone, presidente onorario, e al principe “nero” Lilio Sforza Ruspoli, vicepresidente onorario, in una sorta di riesumazione del Regno delle Due Sicilie, si conferma l’amara sentenza per cui la storia si ripete una volta in tragedia e una volta in farsa.

E adesso, forse per ringraziarsi i santi protettori meridionali, in vista delle prossime elezioni, si reinventa quella stessa Banca del Sud che aveva la sua sede a Messina, con più o meno di 180 dipendenti, un bilancio sempre in rosso e 38 sportelli concentrati soprattutto nella Sicilia orientale.

 

Ma sarà proprio questa atmosfera di campagna elettorale, le incombenti elezioni, l'ipotetica disfatta preannunciata dai sondaggi, il vento del centrosinista, a generare strani effetti e strani comportamenti.

Come l'incontro di inizio febbraio tenuto dal Consigliere Fortunato solo con Cgil, Cisl e Uil, escludendo la RdB/CUB.

Come ai vecchi tempi, in perfetto stile concertativo, una riunione su temi di importante rilevanza per i lavoratori del dicastero e promossa dallo stesso Consigliere.

Non sappiamo in quale veste è stato formulato l'invito; se da Capo di Gabinetto del MEF o da Docente e Rettore della Scuola Superiore dell'Economia e delle Finanze. Da Membro del Comitato Coordinamento Secit o da Membro del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'INPDAP. Da Presidente della Commissione per le contestazioni sulla Convenzione MEF o quale Membro della commissione per lo studio e l’elaborazione delle carte valori postali presso il Ministero delle Comunicazioni. Da Coordinatore dell’Ufficio Legislativo del MEF o da Membro del Consiglio Superiore della Giustizia Amministrativa.

Una cosa è certa, veramente uno strano concetto di democrazia.

 

Insieme alle battute/comunicati stampa del professor Tremonti, al Regno delle Due Sicilie, agli incontri del suo capo di gabinetto, non è di meno neppure la Confsal-Unsa.

Infatti, proprio ieri, prendendo spunto dalla questione della vicedirigenza, argomento di particolare interesse per tanti nostri colleghi, il Salt/Unsa ha trasmesso un comunicato nel quale viene riportata, integralmente, la risposta data dal ministro Baccini allo stesso segretario generale del sindacato autonomo (ma da chi ?).

Un vero e proprio spot elettorale camuffato da informazione sindacale.

 

Titolo del comunicato: Vicedirigenza, le promesse del ministro Baccini.

 

"L’impegno assunto nella elaborazione del Decreto sulla Pubblica Amministrazione prima, e la difesa del provvedimento operata durante i lavori parlamentari – caratterizzati da un atteggiamento ostruzionistico dell’opposizione – dopo, rappresentano la prova tangibile della mia personale adesione alla Vostra causa. La previsione normativa predisposta dal Governo ai fini della conversione in Legge del Decreto Legge n. 4 del 10 gennaio 2006 recante “Misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione” era finalizzata a sanare in via definitiva una situazione di inaccettabile inerzia rispetto alla normativa vigente.

Purtroppo l’atteggiamento ostruzionistico dei gruppi dell’opposizione, per mere finalità di tattica elettorale, ha cercato di far passare l’immagine di un provvedimento pieno di mance e favori elettorali.

Un siffatto atteggiamento ci ha costretto a limitare il decreto alle sole disposizioni condivise dall’opposizione. Naturalmente si è trattata di una soluzione costosa dal punto di vista del Governo poiché ha implicato, di fatto, la rinuncia a più della metà del provvedimento, sacrificando proposte importanti poiché finalizzate a risolvere questioni urgenti per alcuni settori della vita sociale, economica ed amministrativa del Paese".

 

Il ministro conclude con una promessa (elettorale ?)

"Resta però fermo il mio impegno a procedere, già dai prossimi giorni, ricorrendo a tutti gli strumenti non legislativi a mia disposizione, affinché venga superato l’attuale stallo nelle procedure negoziali, affinché si arrivi alla effettiva creazione della vicedirigenza".

 

Si dovrà sbrigare, il ministro della funzione pubblica, perché di giorni ne sono rimasti veramente pochi.