PAROLE, PAROLE, PAROLE… PAROLE… SOLTANTO PAROLE!!!!
Ennesima trattativa inconcludente al Dipartimento Politiche Fiscali.
Nessuna vera notizia per quanto riguarda l’acconto del FUA 2005.
Abbiamo richiesto più volte all’Amministrazione di essere convocati subito per concludere un accordo che avrebbe consentito in tempi brevi, l’erogazione di una parte importante di salario accessorio ai lavoratori del DPF e……….…sorpresa siamo stati convocati sul piano della formazione per l’anno 2006.
Non vogliamo assolutamente dire che il piano di formazione non sia una questione importante per i lavoratori, anzi a più riprese abbiamo richiesto che i criteri fossero improntati ad una logica di trasparenza e di massima partecipazione del personale e che fossero condivisi seriamente con le Organizzazioni Sindacali, ma non abbiamo compreso l’urgenza di trattare questa questione anteponendola ad un accordo che avrebbe portato nelle tasche dei lavori quello che chiamiamo forse impropriamente, visto che ad aprile 2006 ancora non siamo riusciti neppure a parlarne, acconto per l’anno 2005.
Abbiamo chiesto spiegazioni per le solite inadempienze del Dipartimento per il mancato o parziale pagamento del FUA 2004. Infatti solo il 45% delle somme spettanti ai lavoratori sono in via di pagamento, mentre non si hanno date certe per il restante 55%. Si continua a parlare di indisponibilità di cassa mentre, tra l’altro, per quanto riguarda i pagamenti in corso non si comprende il criterio usato, visto che solo una parte degli uffici ha ricevuto gli importi spettanti.
Fin qui per dare notizia sulle solite lamentele………
Noi crediamo che si debba uscire da questa logica… ogni volta che andiamo a trattare al DPF ci sembra di chiedere l’elemosina… tutto sembra fatto di proposito per dividere i lavoratori.
Ce ne stiamo accorgendo in questi giorni in cui, a seguito della pubblicazione delle graduatorie per l’ammissione alla formazione per il passaggio da B a C1, negli uffici non si sente parlare altro che di possibili ricorsi: i B2 vogliono ricorrere contro i B3 ammessi in soprannumero, i B3 contro i B2 che li precedono in graduatoria… insomma una guerra tra bande rivali, un tutti contro tutti, che ci dovrebbe far riflettere sul fatto che il diritto alla carriera può essere tale solo se si tratta di un diritto globalmente condiviso da tutto il personale del DPF, altrimenti si tratta solo di procedure parziali che saranno destinate a logorare ogni rapporto di solidarietà creando solo divisioni tra i lavoratori.
E’ ora di passare dalle parole ai fatti
Siamo arrivati al bivio e crediamo sia giunto il momento di aprire in tutti gli uffici una discussione tra tutte le lavoratrici e i lavoratori su quale sia il futuro che vogliamo avere.
Noi crediamo che non ci siano altre scelte se non quella di lanciare quella progressione di carriera per tutti che potrà essere l’unica risposta a chi ci vuole da sempre divisi. Questa la nostra parola d’ordine con cui tutti si dovranno confrontare e su cui lanceremo nei prossimi giorni una raccolta di firme.
Invitiamo tutti i lavoratori e le RSU a risvegliarsi dal letargo ed a darci forza impegnandosi in prima persona in questa battaglia, tenendo presente che su questi temi si sta giocando il futuro di tutti noi.