PROFILI PROFESSIONALI: l'incontro dell'8.6.2010

Roma -

Martedì 8 giugno 2010, si è tenuta la prima riunione con l'amministrazione, delle tre previste, avente come oggetto i nuovi profili professionali del MEF.

La parte pubblica ha preliminarmente illustrato la metodologia e le conseguenti linee guida contenute nel prospetto inviato alle parti sociali il giorno precedente e trasmesso ai lavoratori dall'USB RdB MEF con le schede specifiche dei profili descrittive dei contenuti professionali e dei requisiti di accesso; inoltre, ha rivendicato l’obiettivo dell’accorpamento e della semplificazione degli attuali profili nel rigoroso rispetto delle norme contrattuali.

In effetti, l’amministrazione ha previsto una drastica riduzione degli attuali 80 profili articolandoli nel seguente modo:

  • un unico profilo (ausiliario) per l’area I;
  • due profili (addetto e assistente) per l’area II;
  • due profili (funzionario ed esperto) per l’area III.

All'interno di questa nuova articolazione, l'amministrazione ha determinato un'ulteriore suddivisione in base al settore di attività, nella quale ogni singola unità lavorativa del MEF dovrà confluire.


Questa operazione, a dire dell’amministrazione, neutra e semplificatrice, di fatto si rivela un’altra tappa di un percorso che, nel corso degli anni, sta tentando di distruggere la dignità del lavoro assimilandolo a qualsiasi altro elemento che interviene nella produzione sia di merci che di servizi.

Infatti, l’accorpamento e la semplificazione, pur se potenzialmente utili, rischiano di essere funzionali alla dequalificazione e alla flessibilizzazione incontrollata dei lavoratori se non si introducono meccanismi di tutela delle professionalità acquisite, del riconoscimento delle mansioni, delle funzioni e, infine, della possibilità di carriera professionale.

L'USB RdB MEF ha rappresentato questa posizione al tavolo contrattuale contestando, nel merito e nel metodo, la struttura dei nuovi profili professionali.

Ha rigettato, infatti, l’articolazione dei profili nell’area II che vede l’ex B1 inchiodato al suo stato professionale; l’ex B2 retrocesso e dequalificato nelle mansioni e l’ex B3 ipercaricato.

Nell’area III, poi, l'USB RdB MEF ha definito inaccettabile la costruzione, a tavolino, del profilo dell' “esperto” che diventerebbe il capo della nuova gerarchia, mortificando e avvilendo la professionalità di tutti gli altri lavoratori.

Un discorso a parte va fatto per l’area I; questa area, infatti, dovrebbe avere un profilo transitorio in attesa del definitivo superamento.

Invece, quello previsto della parte pubblica ripropone l'inaccettabile e indegna stagnazione attuale.
Pertanto, l'USB RdB MEF ha manifestato la volontà di proseguire il confronto ponendo, però, sul tavolo negoziale la determinazione di costruire una struttura dei profili rispondenti al riconoscimento professionale e alle aspettative di carriera dei lavoratori con al centro, la questione prioritaria della dignità del lavoro.

A fine riunione, l'USB RdB MEF ha chiesto di discutere, nella prossima riunione già programmata (15 giugno 2010), l’individuazione delle procedure per lo sviluppo economico previsto dall’accordo FUA siglato il 20 maggio 2009.

A tale proposito, occorre ricordare che l'USB RdB MEF ha tentato in tutti i modi di evitare il legame voluto da CGIL, CISL, UIL, UNSA e FLP di saldare le progressioni economiche alla definizione dei profili professionali del relativo nuovo CCIA.

Infatti, questo cordone ombelicale anziché dare la vita, rischia di arrotolarsi al collo fino a diventare un nodo scorsoio, aiutato anche dalla nuova normativa contemplata dal D.Lgs 150 e dalle misure taglia contratti previsti dal D.L. 78.

Quindi, è improcrastinabile la definizione immediata di semplici criteri per avviare un percorso di passaggio di livello economico per tutti, a partire dagli esclusi dalle precedenti riqualificazioni.

Questo comporterebbe la stabilizzazione di una parte consistente di salario accessorio, la sua pensionabilità  e la sua sottrazione dalle misure brunettiane e dalle grinfie dei dirigenti suoi adepti.