VALUTAZIONE 2018 - IPSE DIXIT

Roma -

“… Devo dire che sono stato costretto dalle disposizioni centrali a confermare alcune valutazioni che non collimavano con la mia.

Fortunatamente in alcuni casi le persone hanno dimostrato misura e capacità di discernimento astenendosi dall’automatica attribuzione del massimo su tutta la linea. Tra questi anche diversi responsabili di unità organizzativa.

A loro va il mio plauso, non solo hanno dato prova di sobrietà, ma mi hanno anche consentito di dar loro una meritata valutazione in aumento. Alla fine avranno probabilmente solo raggiunto il risultato di altri - discutibili - ma con maggior contegno.

Li ringrazio.

Un dirigente MEF”

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Ci risiamo ma non ci meravigliamo. Era tutto già detto, era tutto già scritto, era scontato che accadesse.

Puntualmente sono infatti arrivate, tra le tante, queste esternazioni di un dirigente/valutatore del MEF (per decenza non rendiamo pubblico il nome) che, oltre a commentarsi da sole, plasticamente rappresentano il misero fallimento della tanto sbandierata “rivoluzione culturale” della dirigenza in materia di valutazione della performance individuale dei lavoratori delle aree.

Non c’è niente da fare, qualcuno della Direzione del Personale può anche continuare a riempirsi la bocca di webinar, conference call, seminari, corsi della SNA utili solo a rafforzare il proprio ego e le proprie necessità di presenzialismo ma la realtà è sotto gli occhi di tutti: nulla può minimamente scalfire questa sorta di istinto primordiale, nulla può instillare anche un minimo dubbio nella malcelata convinzione di una classe dirigente inadeguata che il sistema di valutazione sia una clava da abbattere sui lavoratori, uno strumento di repressione, un mezzo per dividere i lavoratori nella più classica delle lotte tra poveri.

E poco importa se la valutazione è retroattiva di due anni, se all’epoca i lavoratori non sapevano neanche di essere valutati e su cosa potevano essere valutati, se la valutazione dei comportamenti è del tutto ancorata a criteri soggettivi e non prevede alcuna forma di revisione interna. L’importante è dividere i lavoratori tra “sobri” e “discutibili” in attesa di avere mano libera quando il sistema di valutazione andrà a regime ed inciderà pesantemente sul salario accessorio e sugli sviluppi di carriera.

Come se tutto questo non bastasse, stiamo assistendo in questi giorni al varo della cd Fase 3 della procedura di valutazione pubblicato sull’intranet del MEF in periodo feriale. I lavoratori, in buona sostanza, sono chiamati a prendere visione e a validare la valutazione conferita dal dirigente/valutatore sulla componente “comportamenti” ponendo fine alla procedura; una vera chicca poi è la possibilità di formulare osservazioni ma ferma restando la definitività del dato. Non c’è che dire… comunque vada sarà un successo!!

Un capitolo a parte, poi, riguarda il dato fornito da sistema riguardante la componente “assiduità partecipativa”. La USB MEF già a febbraio 2020 aveva segnalato all’Amministrazione delle evidenti e preoccupanti incongruenze in merito al mancato inserimento di alcune tipologie di assenze pur riconosciute dalla stessa Amministrazione come presenza ai fini della valutazione o la mancata riproporzionalizzazione dei regimi di lavoro part-time in full time equivalent. Ci era stato puntualmente risposto che i dati di sistema sarebbero stati verificati nel corso della procedura e che si sarebbe giunti al termine della stessa con la piattaforma web perfettamente allineata.

Ebbene, nonostante i cinque mesi trascorsi, le segnalazioni pervenute in questi giorni dai lavoratori dimostrano che la situazione è rimasta mestamente immutata: la piattaforma web continua a sfornare dati a casaccio, nessuno sembra in grado di porre rimedio e i lavoratori si ritrovano nell’impossibilità di validare un dato palesemente errato che avrà oltretutto ricadute sulla corresponsione del salario accessorio e sullo sviluppo di carriera.

Preso atto di quanto sta accadendo, la USB MEF ha provveduto in data odierna a diffidare l’Amministrazione del MEF a sospendere la procedura di presa visione e validazione della valutazione anno 2018 del personale delle aree fino a quando non verranno rimosse le incongruenze del dato fornito dalla piattaforma web relativo alla componente “assiduità partecipativa”.

Effettivamente nell’Amministrazione del MEF qualcuno è da considerare “discutibile”… ma sicuramente non tra i lavoratori.

Il Coordinamento Nazionale USB PI MEF