VALUTAZIONE: LA STRAVAGANTE AUDACIA DELL'INEFFABILE DOTT. CICCARELLI
Lo scorso 15 novembre si è tenuto il secondo incontro del tavolo tecnico per il sistema di valutazione del personale delle aree del MEF. Anche in questa occasione assenti i vertici dell’Amministrazione che oramai ha chiaramente demandato i lavori al dott. Ciccarelli e al dott. Nardone. La riunione si è aperta senza alcuna novità da parte dell’Amministrazione che, come aveva preannunciato, non ha presentato alcun documento sulla metodologia che intende applicare al proprio sistema di valutazione.
Tuttavia è bastato arrivare all’intervento di USB per capire che nell’amministrazione c’è qualche nervo scoperto.
La parte pubblica ha inteso impostare i lavori con una domanda rivolta ai sindacati: “Cosa pensate si aspetti il personale dal sistema di valutazione, quali sono le priorità per il personale rispetto agli obiettivi che la valutazione intende raggiungere rispetto a quelli del documento di policy, quali sono le sue proposte?”.
La delegazione USB, chiamata ad esprimersi per prima nel giro di tavolo, ha ribadito ancora una volta la sua posizione di contrasto, a tutti i livelli, ai provvedimenti adottati per la valutazione della performance individuale. Nello specifico riguardo alla domanda posta, USB ha dichiarato che rispetto alla necessità di dotarsi di un piano per la misurazione del rendimento dei dipendenti, la maggioranza del personale ritiene primario ben altro! I lavoratori hanno la necessità non più rinviabile di risposte politiche sulle tematiche contrattuali dai contenuti chiari, tempi certi e soprattutto quantificazione delle risorse economiche! USB ha voluto ricordare che invece anche i lavori ai tavoli tecnici in ARAN sembrano essere un’inaccettabile e dilatoria pantomima esclusivamente sul piano tecnico, mentre i lavoratori chiedono di riappropriarsi del contratto quale strumento per migliorare la propria condizione materiale e di lavoro.
A questo punto del confronto le vere finalità dell’Amministrazione riguardo al percorso dei tavoli tecnici sono apparse ancora più chiare. Il MEF ha fretta di raccogliere una legittimazione dalle OO.SS. senza discutere, ha fretta di chiudere un confronto mai nato su un argomento che l’Amministrazione ha avuto la pretesa di gestire in solitaria. Tutto ciò è stato lampante grazie all’atteggiamento dello zelante dott. Ciccarelli che ha contestato la modalità di partecipazione ai tavoli tecnici di USB accusandola di essere presente con il solo scopo di tirare colpi bassi agli altri partecipanti per far fallire i lavori. Un intervento a gamba tesa al solo scopo di imbrigliare il dissenso, disconoscendo il sacrosanto diritto di una Organizzazione Sindacale ad esprimere un parere diverso in merito a determinate scelte e mettendone in dubbio pure la legittimità di stare al tavolo se non intenzionata a condividerne il percorso. Lo stesso dott. Ciccarelli ha ricordato che entro dicembre dovrà essere emesso un decreto del Ministro che faccia proprio l’impianto generale di policy sulla valutazione ed entro il medesimo mese un atto del Capo dipartimento DAG con la metodologia che si vuole dare al sistema tenendo conto anche dei contributi venuti dalle Organizzazioni Sindacali. Avanti quindi a testa bassa con davanti agli occhi l’articolo 20 del D. lgs. n. 74 del 2017 che elenca gli strumenti per premiare il merito e le professionalità!!
La USB, pur tollerando la stravagante audacia dell’ineffabile dott. Ciccarelli, non si è lasciata intimidire e ha risposto in modo composto ma fermo denunciando la totale assenza dei vertici del MEF su temi fondamentali come la mancanza di modelli organizzativi di riferimento, il depauperamento delle dotazioni organiche (di fatto anche per mancanza di turn-over), la mancata gestione dei carichi di lavoro, le crescenti complessità nei processi lavorativi lasciati cadere sulle spalle del personale senza adeguati percorsi formativi, la recente crescente inadeguatezza dimostrata anche nei rapporti con l’utenza, la velleità di provvedimenti-spot, la totale assenza per anni di qualsiasi attività di formazione specifica rispondente alle previsioni normative e contrattuali. Il tutto da parte di una amministrazione che continua ad autocelebrarsi facendo pagare quotidianamente il prezzo delle sue scelte ai lavoratori del MEF.
La USB, con buona pace della delegazione di parte pubblica, continuerà a stare ai tavoli sulla valutazione e non accetterà ulteriori provocazioni. Il prossimo incontro è previsto per il 22/11 p.v. e continueremo a tenere informati i lavoratori sui futuri sviluppi.