Vicedirigenza: una truffa preelettorale

Roma -

 

Il 15 marzo 2006, l’organismo di coordinamento dei comitati di settore delle pubbliche amministrazioni ha approvato l’atto di indirizzo all’ARAN per la ridefinizione dei comparti delle amministrazioni statali, in cui si prevede l’istituzione della vicedirigenza, come previsto dalla legge n.145 del 2002.
Inoltre, nella stessa giornata, è stato inviato al nostro dicastero, per la controfirma, il decreto interministeriale per la costituzione delle qualifiche vicedirigenziali nelle altre amministrazioni pubbliche.
L'enfasi con la quale sia il Ministro per la Funzione Pubblica Baccini che il sottosegretario Saporito, hanno annunciato il varo della direttiva all’Aran per l’istituzione vicedirigenza, non ci sorprende più di tanto.
 
Siamo abituati a questi colpi di scena ad effetto prima delle tornate elettorali.

Nel merito, non c’è nulla di nuovo.
La legge Finanziaria stanzia una ridicola somma (15 milioni) per una operazione che ha costi almeno 10 volte superiori.
Inoltre, è bene sempre ricordare che, l'assunzione da parte del personale di responsabilità dirigenziali, avviene senza l'adeguamento della relativa retribuzione (art.2103 c.c.).

 

Il ministro della Funzione Pubblica Baccini ci dovrebbe, invece, spiegare quando intende inviare, all’Aran, un’altra e altrettanto importante direttiva quella, cioè, sul rinnovo dei contratti pubblici scaduti il 31.12.2005.

Inoltre, ci dovrebbe anche spiegare con quali risorse economiche intende rinnovare i contratti del pubblico impiego considerato che l'attuale legge Finanziaria stanzia una somma che copre, a malapena, la vacanza contrattuale.
Per non parlare, poi, dei passaggi di livello del personale pubblico bloccati e sottoposti all'autorizzazione del Ministero della Funzione Pubblica.

 

Un atto che riconosce la categoria dei vicedirigenti, emanato in piena campagna elettorale, risulta strumentale, mina fortemente la credibilità istituzionale di chi lo emana e offende, dopo anni di promesse mai mantenute, chi da tempo lo desidera.