il gioco della CARTOLARIZZAZIONE

Roma -

Lo aveva promesso e, a modo suo, è stato di parola.

Nella riunione che si è tenuta lo scorso 29 luglio 2008, il sottosegretario Alberto Giorgetti, aveva dichiarato che avrebbe incontrato di nuovo, dopo pochi giorni, le organizzazioni sindacali per presentare la bozza del decreto di ripartizione dei fondi riguardante l'attuazione dell'art. 3 del comma 165 della legge 350/2003 (la cosiddetta e famosa cartolarizzazione).

 

Ma sarà stata la delega "ai giochi" che il ministro gli ha conferito, ad averlo indotto il 4 agosto 2008, in una notte di mezza estate, a convocare, per una "partita informale" e, quindi, senza alcun carattere di ufficialità, solo CGIL, CISL, UIL e UNSA escludendo la nostra organizzazione sindacale.

La voce della "bisca" è circolata immediatamente nel palazzo di Via XX Settembre ed ha trovato conferma con il comunicato dell'UNSA (circolare n.15 del 5.8.2008).

Ci immaginiamo l'imbarazzo di CGIL, CISL e UIL, esperti e avvezzi conoscitori di incontri clandestini, i quali si sono ben tenuti lontani da informare i lavoratori dell'esito della riunione in questione.

Insomma, l'on. Giorgetti avrà pure dimostrato di conoscere bene le dinamiche del settore delle commesse ippiche, del gioco online e dei casinò (anche se ha dichiarato di non essere un giocatore!), ma non le regole delle corrette relazioni sindacali e del rispetto che si deve avere nei confronti di una organizzazione sindacale, quale le RdB/CUB, presente e con una forte rappresentatività nel MEF.

 

In realtà, il carattere informale della riunione non può che tradursi in contenuto politico.

Sarebbe da stupidi non comprenderlo.

Le scelte del governo in materia economica e nei confronti del pubblico impiego non si discutono: cogito ergo sum, si concerta e si collabora solo con chi le condivide.

Insomma, il sottosegretario ha scelto, direttamente, bypassando anche settori istituzionali del ministero, CGIL, CISL, UIL e UNSA come i suoi interlocutori e collaboratori più affidabili.

E chi, potrebbe dargli torto.

 

Nel 2006-2007 hanno tentato lo scippo del TFR ai danni di milioni di lavoratori con la truffa del silenzio-assenso (per fortuna in larga parte sventato dai lavoratori con il loro no); poi hanno approvato un protocollo (23 luglio 2007) in cui prevedono la precarizzazione a vita e l’innalzamento dell’età pensionistica (bocciato dalle principali fabbriche italiane).

Adesso preparano l’attacco diretto al CCNL attraverso la revisione dei già pessimi accordi del 23 luglio 1993.

CGIL, CISL e UIL, cinghie di trasmissione del padronato, hanno deciso di dare una mano alla crescita del Paese, da sindacati "responsabili" quali sono. Da anni si parlava di riforma della contrattazione e CISL, UIL e governo Berlusconi, avrebbero voluto partire già con il Patto per l’Italia del 2002.


Ad una agenzia giornalistica di concorsi e scommesse, il sottosegretario Giorgetti ha dichiarato che "il giocatore deve essere consapevole e giudicare il gioco sicuro e controllato. Insomma il gioco responsabile sarà una delle linee guida che seguiremo nei prossimi tempi".

Alla luce delle regole che ha utilizzato, occorre attrezzarci bene.

Ma noi, come sempre, "giocheremo" correttamente questa partita, rispondendo con la lotta e l’unità di classe tra tutti i lavoratori.

Diamo battaglia in ogni posto di lavoro, prendiamo la parola, difendiamo il contratto nazionale di lavoro, lottiamo contro la becera campagna diffamatoria orchestrata nei confronti dei lavoratori pubblici, contro la precarietà, contro i bassi salari, contro la mancanza di sicurezza nei posti di lavoro.

 

Con il sottosegretario Giorgetti e il suo governo, ci rivediamo in autunno, ma non ad un tavolo da gioco.

In piazza.

 

17 ottobre 2008

SCIOPERO GENERALE