San GIORGIO d'Assisi

Roma -

Sembra essere la tendenza del momento.

I conclavi nei conventi e nelle città religiose.

Ma non è solo la politica ad utilizzare questa tecnica convocando vertici e seminari che dovrebbero, sulla carta, sanare contrasti e disarmonie interne alle coalizioni.


Infatti, anche la nostra amministrazione si è adeguata ai tempi.

Sono partiti, per la "gita fuori porta", da P.zza Dalmazia, sede del Servizio Centrale del Sistema Informativo Integrato (IV Dipartimento) alle 8.45 di venerdì 9 febbraio 2007.

Sede della convention, Assisi, la città dove nacquero, vissero e morirono S. Francesco e S. Chiara.
Chiaramente, l'argomento della riunione non ha nulla a che vedere con la cura dei poveri e dei lebbrosi praticata dalla confraternita dei fratelli francescani ne, tantomeno, con quello delle clarisse.
In questo caso, nessuno si è spogliato dei propri ricchi abiti e nessuno è rimasto segnato dalla sofferenza fisica o ha vissuto il digiuno e la sofferenza con gioia.

Insomma, il Sole e la Natura, lodati come fratelli e sorelle, sono solo pure astrazioni.


Eppure, i partecipanti hanno dovuto sopportare dei sacrifici. Vediamo quali.

L'evento, di cui stiamo parlando, si svolge presso il Grand Hotel di Assisi (4 stelle), perfetto per un soggiorno all'insegna della vacanza e del relax.

150 camere e 6 suites, piscina coperta e riscaldata, sauna, tutte le stanze dotate di tv satellitare, mini bar, telefono a selezione passante per fax e pc con collegamento via cavo al centro congressi per seguire in diretta gli avvenimenti congressuali ripresi dal circuito interno.

Insomma, il massimo del confort per dimensione e qualità che colloca la struttura in una straordinaria atmosfera dall'alto dei suoi 500 metri di altitudine.


Ma, quale è l'oggetto del conclave, che vede la partecipazione oltre che del Direttore del SCSII, anche del Capo del Dipartimento, del Direttore Generale degli Uffici Locali, di alcuni Direttori delle DPSV, di persone del servizio maggiormente coinvolte in SPT e, persino, di alcuni dirigenti generali della Pubblica Istruzione, della Ragioneria Generale dello Stato e del Ministero per le Riforme e l'Innovazione?

Quali importanti motivazioni sono alla base per "spingere" al "sacrificio di allontanarsi da casa, proprio nei giorni generalmente dedicati alla famiglia ed al tempo libero" un sacrificio, questo, che il Direttore del SCSII ha chiesto personalmente ai partecipanti ?


Semplice.
Un mese fa, per "definire un modo comune di lavorare, un modello di interazione tra l'Amministrazione e Consip, nonché con il Raggruppamento temporaneo di impresa e con gli utenti del nostro servizio, nonché di individuare linee evolutive di sviluppo di SPT", l'amministrazione ha bandito una gara per i servizi di formazione.

Ai fornitori partecipanti si richiedeva una metodologia basata:

-         sul lavoro di gruppo, con l'obiettivo di  favorire, in tempi brevi,  la produzione di piani di sviluppo, anche attraverso la sperimentazione, da parte dei discenti, di metodologie di lavoro innovative;

-         sul coinvolgimento e la creazione di un "clima aziendale" volto a "motivare" ed integrare tutte le risorse coinvolte.


Il fornitore aggiudicatario ha presentato "ASE" ("Accelerated Solutions Environment", ambiente per le soluzioni accelerate), una metodologia utilizzata in organizzazioni pubbliche e private con l'obiettivo di prendere decisioni importanti per l'organizzazione, facendo lavorare insieme tutti i soggetti coinvolti  in modo intensivo, con facilitatori esperti, in una sede attrezzata con spazi riconfigurabili, PC, telecamere.

E, considerato che l'assetto SPT risponde a tutte queste caratteristiche, hanno pensato bene che occorreva subito "testare", in prima persona, la metodologia proposta dal fornitore aggiudicatario.


Che ardore, che coraggio!

Provare per credere!

Quindi, tutti sul pullman noleggiato appositamente a prendere "decisioni per il nostro futuro: dove vogliamo andare, come ci vogliamo andare, con chi ci vogliamo andare e cosa si aspettano gli utenti da noi".

Tre giorni che devono permettere di raggiungere un duplice scopo: "trascorrere qualche tempo insieme in un contesto non formale e senza i continui condizionamenti che l'ambiente di lavoro ci pone" e "lavorare insieme in modo innovativo anche per conoscerci meglio".

Per questo, siamo convinti che la partecipazione sarà "molto dinamica" e che sarà, sicuramente e "in ogni caso, un evento stimolante (simpatico) ed utile per noi e per tutti quelli che avranno la possibilità di conoscerci più da vicino".

Proprio in virtù di questo clima pieno di simpaticoni, "l'abbigliamento durante i giorni dell'evento sarà casual, comodo ed informale" e, dopo la cena formale di sabato sera presso il ristorante dell'hotel, seppur con abbigliamento "casual", "ci sarà anche una sorpresa....".


Che nobili intenti, che statura, che spessore, che simpatia, che spirito di sacrificio!

Insomma, un contesto meditativo, riflessivo e socializzante, un momento simpatico, stimolante e creativo, che certamente l'ambiente di lavoro del MEF non poteva garantire visti i continui condizionamenti che bisogna sopportare.


Poco importa, di fronte a cotanto nobile scopo, i costi sopportati per i contribuenti (anche se l'iniziativa si è resa possibile grazie al contributo finanziario della Consip di cui il MEF è titolare del 100% del capitale sociale!), della politica di contenimento e di razionalizzazione della spesa perorata da TPS, che l'evento non rientri in nessun piano formativo, di aver esternalizzato e smantellato il sistema informatico del MEF (epurando e mortificando le professionalità interne), che p.zza Dalmazia sia un fortino della Consip e da dove, i lavoratori "devono" trasmigrare volenti o non volenti.

Insomma, che importa che la sessione dei lavori dedicata alla evoluzione dell'SPT, nell'ottica futura della digitalizzazione dei processi e di diffusione di soluzioni di e-governement, sia null'altro che l'implementazione nella destrutturazione dei servizi di supporto, a partire dalle strutture territoriali periferiche, in ossequio alla politica di smantellamento e privatizzazione dei servizi erogati, con la conseguente rottamazione ed espulsione dei lavoratori.

Ma che importa, d'altra parte, l'ambiente di lavoro li condiziona !

E che ci dobbiamo fare.....


Ma, alla "fine ci sono riusciti", grazie al sacrificio dimostrato.

Grazie davvero, da parte di tutti i lavoratori del MEF che hanno ben compreso il valore intrinseco di questo atto di devozione e lo spirito di dedizione che accompagna i gitanti.


Ma, vorremmo anche noi contribuire al progetto, offrendo un suggerimento.

Considerato che la crescita di SPT si estende su un orizzonte temporale di 1-3 anni e sempre nel quadro dell'esempio di "buon governo", del fiore all'occhiello del Dipartimento e della leva con cui crescere (il Service Personale Tesoro) che ha spinto sia l'amministrazione che i partecipanti a sopportare tanti sacrifici, proponiamo, al fine di "definire un modus operandi da rendere operativo a breve termine per regolare le relazioni tra il Service Personale Tesoro e gli altri attori che contribuiscono ad erogare i servizi", una sessione di lavori ad ARICCIA, patria d'elezione del gustoso maialino allo spiedo, dove, davanti alle fettine di porchetta e al classico pane casereccio, vestiti in modo casual, si potrebbe facilmente socializzare senza essere condizionati dal posto di lavoro.

E, per la conclusione dei lavori, una "simpatica" trasferta a MARINO, cittadina dove le "fontane sgorgano vino", il Marino DOC, vino bianco di grande personalità, con il quale si riuscirà, sicuramente, a trovare "un nuovo modello di relazione tra gli attori coinvolti, in termini di processi, organizzazione, risorse, e competenze".


ARICCIA, MARINO e tutti i CASTELLI ROMANI, rispondono perfettamente alle caratteristiche dell'evoluzione SPT e diventano, pertanto, il "titolo giusto" per sperimentare la metodologia proposta e prendere decisioni per il nostro futuro.

Noi, ne siamo convinti.

Vi sacrificherete ancora, ma ce la farete anche questa volta!